Limite e controllo dell’età sui siti web: i possibili scenari

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Per garantire la sicurezza dei più giovani nel vasto mondo del web e metterli al riparo da possibili pericoli, il Garante per la protezione dei dati personali ha dispostola misura della limitazione provvisoria del trattamento nei confronti del social network TikTok.

La limitazione è prevista per i dati personali di tutti gli utenti del social che si trovino in Italia e per cui TikTok non abbia la certezza assoluta dell’età.

Infatti, il divieto di iscrizione al di sotto dei tredici anni di età risultava facilmente aggirabile inserendo una data di nascita falsa, cosa che avviene anche con gli altri social network.

Inserire soltanto la data di nascita non è mai stata una modalità di controllo efficace per verificare la reale identità di chi si iscrive e non garantisce la sicurezza degli utenti.

Sono, allora, al varo altre strategie per impedire ai minori di una certa età di effettuare l’iscrizione ai social e ai vari portali di cui il web si compone.

Sui portali di gioco, ad esempio, è già necessaria la carta d’identità per registrarsi come nel caso del casinò online NetBet, tra i primi operatori in Italia ad ottenere la licenza AMD, e di tutte le altre piattaforme simili.

Invece, sui social la questione di una autentica verifica dell’età degli iscritti non è ancora stata affrontata ma sullo sfondo si stanno delineando possibili scenari tra cui quello di dotare i minorenni di identità digitale, ovvero Spid, per autenticarsi ai social network.

Inoltre, lo stesso TikTok ha dichiarato che “adotterà misure per bloccare l’accesso ai minori di 13 anni” e che “valuterà l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per la verifica dell’età”.

Eppure, verificare l’età tramite Spid sarebbe applicabile solamente agli utenti (a prescindere dall’età) che si trovino sul territorio italiano e questi potrebbero facilmente aggirare l’obbligo di registrazione tramite Spid accedendo alla pagina preposta del social tramite una Vpn in modo da apparire “al di fuori del territorio italiano”.

Problema non da poco considerando anche cosa potrebbe accadere nei riguardi di stranieri che si trovino temporaneamente in Italia per vacanza o per lavoro.

Tutti aspetti non semplici da gestire e che non possono prescindere da una corretta educazione digitale dei più giovani e degli adulti.

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