L’ennesima intimidazione subita dai ragazzi della cooperativa Valle del Marro “Libera Terra”, che gestisce un uliveto a Castellace di Oppido Mamertina, non può essere assolutamente sottovalutata.
Gli ulivi tagliati a colpi di accetta su di un terreno confiscato alla ‘ndrangheta rappresentano un chiaro messaggio: la criminalità non vuole il riuso sociale dei beni confiscati.
È il modo con il quale le organizzazioni criminali vogliono, con la consueta arroganza e violenza, affermare la loro concezione proprietaria del territorio.
Ci rincuora sapere che questi ragazzi non molleranno.
Sta a noi ed alle istituzioni tutte non lasciarli soli. Esprimo, perciò, tutta la mia solidarietà.