Comunisti Italiani su chiusura della REGES e all’aumento vertiginoso della TARI

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Nonostante l’imminente conclusione, prevista nel prossimo mese di ottobre, del decennale contratto di servizio-capestro tra Comune di Reggio e REGES che è costato un fiume di denaro della collettività per pagare aggi e commissioni fuori da ogni logica di mercato, sembrerebbe che la vicenda-REGES sia caduta nel dimenticatoio.

Pertanto, nel segnalare, ancora una volta, l’assoluta urgenza di procedere ad effettuare scelte drastiche e definitive finalizzate a salvaguardare il Bene Comune, ribadiamo, con ferma convinzione, la necessità di procedere alla rapida chiusura, senza e senza ma,  della REGES, società mista che i reggini certamente non rimpiangeranno.

La città vive una situazione drammatica appesantita dal nefasto decennio del “modello Reggio” che ha provocato una catastrofe finanziaria, assolutamente insostenibile, al punto che Reggio Calabria è, oggi,  tra le città con la più alta ed esosa tassazione dei tributi locali.

In questi giorni, nelle more dell’inevitabile chiusura della REGES, le famiglie reggine stanno ricevendo, proprio dalla REGES, un diluvio di salatissime bollette relative al pagamento dell’acconto della TARI 2015 che, secondo quanto previsto da una specifica delibera della giunta Falcomatà, dovrebbe corrispondere al 60% rispetto a quanto dovuto.

Dopo un’attenta e dettagliata verifica delle tante bollette che ci sono state segnalate da cittadini disperati che non riescono a pagare, abbiamo incredibilmente scoperto che il “sedicente” acconto della TARI 2015 corrisponde a circa il 96-97% dell’importo totale pagato dalle famiglie nell’anno 2014.

Pertanto, tenuto conto che, conti alla mano, per il saldo della TARI 2015 le famiglie reggine riceveranno, nei prossimi mesi, un’ulteriore bolletta pari al restante 40% di quanto dovuto, emerge incontrovertibilmente un nuovo pesantissimo aumento della TARI 2015 di circa il 35-40%.

Poiché la matematica non è un’opinione, vi sono pochi dubbi sulla pesantissima tegola che si sta abbattendo sulla testa degli esausti reggini.

Infatti, se l’acconto TARI 2015 è pari al 60% evidentemente arriverà una nuova bolletta per pagare l’ulteriore 40% che sarà caratterizzata da un aumento-stangata di circa il 35-40%.

Si tratta di numeri che rischiano di creare confusione, ma che, purtroppo, evidenziano l’inaccettabile enorme pressione delle tasse e dei tributi locali che i reggini non sono assolutamente in condizione di pagare.

Auspichiamo, pertanto, un intervento dell’amministrazione comunale finalizzato a chiarire la vicenda dell’assurdo aumento della TARI e, sin d’ora, ne chiediamo il ritiro poiché la situazione è assolutamente insostenibile: la povertà dilaga e siamo ai limiti della macelleria sociale.

Inoltre, non prevedere fasce di esenzione o di forte sconto per le famiglie meno abbienti, per i pensionati, per i disoccupati, per le famiglie a reddito zero, ecc. ecc. è una ingiusta disattenzione da modificare rapidamente.

Preso atto del forte malessere sociale, su questi temi specifici si devono dare risposte concrete che, insieme alla definitiva chiusura della REGES, rappresentano precise, necessarie e non rinviabili scelte politiche che Reggio e i reggini si attendono.

 

IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PCdI DI REGGIO CALABRIA

Ivan Tripodi

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