Saline Joniche – I militanti di Casapound sono intervenuti sul luogo e hanno pulito il busto del Brigadiere, deturpato dalla colla, e la piazzetta circostante, restituendo alla nobile figura l’onore e la dignità. Così è stato adempiuto il richiamo al senso del dovere impartito dalla coscienza storica e civica sviluppata in seno agli eroi della Patria che hanno tracciato il solco.
La storia del Brigadiere Pietro Laganà sembra più distante di quanto non lo sia realmente, considerata la terra bruciata distesa attorno alla Calabria e ai calabresi.
Fulgido esempio di eroismo e sacrificio dettati dall’amor patriae, Laganà fu decorato con la Croce di guerra al valor militare, per l’azione di salvataggio intrapresa con il “Regio Dragamine 36” nei riguardi dei compatrioti aggrediti dalla flotta nemica. Prodigatosi in una lotta impari, è andato incontro al proprio fato, che lo consacrò all’immortalità, il 20 gennaio del 1943.
In suo onore, il 2 dicembre del 2007, è stata inaugurata una stele, realizzata dall’artista Antonio Verduci, e posta una corona d’alloro, in quel di Saline Joniche, terra natia.
Un’azione simbolica ma, al contempo, di lodevole concretezza che, tuttavia, per anni, è stata sottratta alla custodia della memoria, implicita nella prospettiva educativa ai fini della disciplina. La stele, segnata da incuria, è stata ostaggio di una trascuranza riconducibile alla perdita di quei princìpi per i quali il Brigadiere Laganà ha immolato la propria vita.
Dinanzi a un tale decadimento, l’incombere di personaggi pubblici completamente dissonanti dai modelli positivi, ha evocato ulteriormente l’urgenza di un ripristino della memoria e della riabilitazione di personaggi che hanno sintetizzato l’essenza dell’autentica italianità, dimostrando la superiorità di talune scelte votate al superamento del bieco ed alienante egoismo.
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