Tra le tante segnalazioni pervenute in redazione sulla questione rifiuti a Rosarno abbiamo scelto una lettera che sintetizza il pensiero comune della cittadinanza.
“Spett.le Redazione,
vi scrivo questa lettera nella speranza venga pubblicata per segnalare l’insostenibile situazione rifiuti a Rosarno. Sono un cittadino facente parte del famoso 20%, il 20% spettatore pagante di uno scempio ambientale e sanitario senza precedenti, il 20% che non vuole più sentirsi ripetere questa ammissione di sconfitta, molto simile ad un “non ci potimu fari nenti”.
Rassegnazione invece presente in chi fa il proprio dovere di cittadino pagando tasse salatissime, facendo una raccolta differenziata su base volontaria e sottolineo senza alcun vantaggio in termini economici ma per pura coscienza ambientalista.
Ad oggi sono 19 gg. – documentabili con foto e video – di mancata raccolta della nettezza urbana ed i cumuli presenti davanti casa mia, cosi come le case della stragrande maggioranza del paese, ha superato i 3 mt di larghezza per 2 di altezza. Oltre lo scempio visivo ci sta il grave problema di ordine sanitario, con la presenza di numerose blatte, topi e altri insetti non proprio gradevoli, il tutto sotto la finestra della cucina, dove io e la mia famiglia siamo costretti a barricarci dentro a causa dell’odore nauseabondo.
Sono certo delle difficoltà che si possono verificare in situazioni cosi, ma a questo punto mi sorge spontanea una domanda… Vale la pena pagare per poi avere lo stesso “servizio” di un moroso? Sarebbe opportuno anche cercare di conoscere il perché di queste percentuali, e farei la stessa valutazione considerando la numerosa popolazione straniera domiciliata a Rosarno. Pagano anche essi ? Quanti sono? Le risposte che noi cittadini vediamo sono solo sterili comunicati stampa che lasciano il tempo che trovano.
Uno dei “20%” stanco, disperato e non protetto
Chiudo con una frase ovviamente non mia ma che riguarda il pensiero di tanti
La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che essere onesti sia inutile. Corrado Alvaro”
“Un cittadino”