Continuano a giungere purtroppo segnalazioni in merito alla questione rifiuti a Rosarno.
RIFIUTI E FETORE, L’EMERGENZA A ROSARNO PUÒ DIVENTARE ANCHE SANITARIA. O FORSE LO È GIÀ
“Rosarno si sta trasformando in un sito portatore di gravi malattie croniche dal momento che in tutte le strade del paese ci sono cumuli di rifiuti non raccolti.
Ora, al di là delle motivazioni che stanno alla base del disservizio (anche se la colpa di quanto sta succedendo a detta del Commissario Prefettizio è da addebbitarsi alle aziende contrattualizzate per lo smaltimento e ad altre motivazioni pubblicate) la presenza di così tanti rifiuti in strada non è solo un problema di decoro urbano ma è anche (e soprattutto) igienico-sanitario.
I cittadini, perdurando lo status, rischiano di contrarre gravi malattie a danno dell’apparato respiratorio: tumori polmonari, pleuriti.”
“Vorrei segnalare un problema in merito alla già nota situazione rifiuti a Rosarno. In via provinciale, nei pressi del bivio per Taurianova, è presente un cumulo di rifiuti che si sta pericolosamente riversando sulla strada, e pertanto crea pericolo agli automobilisti in transito. Grazie per l’attenzione”
”Volevo segnalare una situazione surreale venutasi a creare con il problema spazzatura. È normale che qualche sera fa senza avvertire (sulla pagina città di Rosarno non vi è nulla, e parrebbe anche in giro affisso) sia stata fatta una “disifenstazione” o “disinfezione” per le strade, senza comunicarlo alla cittadinanza? Ci siamo ritrovati ad inalare non si sa cosa senza essere avvertiti. Forse chi di competenza pensa di poter risolvere il problema rifiuti ed emergenza sanitaria con un po’ di “disinfettante”?. Perché nessuno ha avvertito? Invece di togliere la spazzatura la “disinfettano”.”
Intanto sulla pagina Facebook Città di Rosarno il Commissario Prefettizio, Antonio Reppucci, ha pubblicato una missiva indirizzata alla Città Metropolitana, alla Prefettura di Reggio Calabria, all’Asp Provinciale, alla tenenza dei carabinieri ed al Comandante della Polizia locale Magg. Domenico Martino.