È stato presentato a Palmi, presso la Sala Consiliare di Palazzo San Nicola, “L’eloquenza del silenzio”, l’ultimo romanzo scritto dal Magistrato taurianovese Rocco Cosentino.
La storia è liberamente ispirata alle vicende che hanno riguardato il Dott. Domenico Saletta, Vice Commissario Aggiunto di PS presso la Questura di Como e responsabile dell’ufficio politico della stessa, condannato a morte dal Tribunale Militare Straordinario di Guerra e fucilato il 23 maggio 1945.
Il Sindaco di Palmi Giovanni Barone, dopo aver ringraziato il Vicesindaco Giuseppe Saletta, promotore dell’iniziativa, ha esaltato “la portata culturale del romanzo che se da una parte fornisce utili spunti per approfondire gli anni della Repubblica Sociale Italiana e della Guerra Civile, d’altra parte racconta la Palmi dell’epoca e la Palmi di oggi in chiave positiva, restituendo un’immagine estremamente affascinante della nostra Città”.
Il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, traendo spunto dai fatti del ’45, ha ribadito “la necessità di superare ferite che ancora oggi non si sono rimarginate. Credo – ha detto – che i giovani italiani morti in quegli anni vadano ricordati come figli del senso del dovere, disposti al sacrificio estremo per un ideale: anche quelli che la storia ci ha riconsegnato come i vinti, coloro che stavano dall’altra parte”.
Il Consigliere Comunale Antonio Papalia, moderatore e relatore dell’incontro, ha ribadito come il protagonista del romanzo, il Commissario Gustavo Marletta “viva ed operi nell’occhio del ciclone della storia, nel 1945, alla fine dell’era fascista. Erano gli anni dell’eloquenza del silenzio, di una nazione e di un popolo che con fare sbrigativo e, spesso, violento, si trovarono a cambiare pagina e a far cadere un’epoca nell’oblio. Il Paese era attraversato dalla tensione tra due poli: l’attesa di profonde trasformazioni ed il crescente bisogno di un ritorno alla normalità. Questa – ha concluso – è senz’altro la storia di Rocco e Gustavo, di Laura e di Enrica, di Giovanni e di Cesare. Ma è soprattutto, senza dietrologie, la storia di Mimì Saletta, un giovane funzionario di Polizia, partito da Palmi per adempiere ai doveri imposti dalla divisa e dalla forza di un ideale”.
In conclusione, l’autore ha illustrato i punti focali dell’opera: “L’eloquenza del silenzio – ha detto Cosentino – è un romanzo storico multitemporale dalle fosche tinte noir. I protagonisti sono due giovani dalle belle speranze: Gustavo e Rocco. Stessa città di origine: Palmi. Stessa meta: Como. Due epoche diverse: passato e presente. Gustavo, intrepido funzionario di PS, condannato dal Tribunale Militare Straordinario di Guerra alla pena di morte mediante fucilazione nella schiena. Rocco, brillante studente in giurisprudenza, obbligato dagli eventi ad abbandonare gli studi e cercare lavoro. I due percorreranno una strada in salita, guidati dalla sapiente arte di un regista occulto. Il fato li prenderà ben presto per mano e li accompagnerà nel difficile cammino della loro esistenza, che avrà un inesorabile epilogo ora drammatico ora pieno di speranza. La storia si snoda in un andirivieni di personaggi e loschi figuri che danno loro la forza di lottare per gli ideali in cui credono e di non lasciarsi sopraffare dalle alterne vicende cui sono costretti a far fronte. Inoltre – ha concluso – il viaggio del giovane protagonista da Palmi a Como mi ha consentito di affrontare alcuni temi di attualità come l’autismo, la pedofilia nella Chiesa e le scorte ai magistrati”.
Al termine della presentazione, il folto pubblico presente in sala ha potuto accedere ad una mostra fotografica e documentale sulla storia di Domenico Saletta.