I carabinieri della Stazione di Terranova da Sibari, con il supporto di quelli delle Compagnie di San Marco Argentano, Corigliano Calabro e Castrovillari, e l’ausilio dell’unità cinofila dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno arrestato 7 persone in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Castrovillari per detenzione illecita e traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini, coordinate dal pm della Procura di Castrovillari, Flavio Serracchiani, trovano origine dalla prosecuzione di una precedente indagine riguardante due aggressioni avvenute nell’ottobre 2019 a Spezzano Albanese, a seguito delle quali, sempre i carabinieri di Terranova da Sibari, nel febbraio 2020 hanno eseguito delle misure cautelari nei confronti di quattro soggetti accusati di lesioni, rapina ed estorsione, ai danni, anche, di una delle persone colpite dalle ordinanze odierne.
Le indagini dopo le aggressioni, ha fatto emergere come una delle vittime fosse dedita ad una attività di spaccio di droga in alcuni dei Comuni della Valle del Crati, in particolar modo su Spezzano Albanese e Terranova da Sibari, intrattenendo contatti con tossicodipendenti del luogo, ricevuti, spesso, anche nei pressi della propria abitazione, con la collaborazione in più circostanze anche della convivente o ancora, al fine di passare più inosservati, nel parcheggio di un supermercato. L’indagine, da cui deriva l’operazione denominata “Thurium” condotta dai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano, ha consentito di ricostruire la rete di un gruppo di persone dedite allo spaccio, in particolare di eroina, disarticolandone così i canali di approvvigionamento e smercio. Il monitoraggio sui contatti della vittima dell’aggressione avvenuta nell’ottobre 2019, ha permesso così di individuare una rete di soggetti dediti al traffico di eroina, in piena attività nella fase precedente il primo lock-down, proseguita a rilento causa le particolari restrizioni, e ripresa pienamente nel post lock-down dal maggio 2020. Nel corso dell’attività sono stati ricostruiti oltre 70 episodi di spaccio. Dagli accertamenti è emerso anche che i 7 arrestati – 6 in carcere e uno ai domiciliari – fruivano del reddito di cittadinanza.