Come ogni anno puntuale in estate si ripresenta il problema delle acque sporche nei nostri mari.
Tante le foto segnalazioni giunte presso la nostra redazione. Nella immagini infatti si vede un mare non proprio cristallino, in alcuni tratti verde e con chiazze scure, in altre con schiuma, in altre ancora addirittura con feci galleggianti.
Sul sito però dell’Arpacal sembrerebbe trattarsi di fioritura algale. Si legge infatti un due note pubblicate:
“Il servizio delle acque del dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia ha comunicato alla Delegazione di Spiaggia di Nicotera Marina della Capitaneria di Porto, e per conoscenza al Comune di Nicotera, l’esito di un riscontro, con corposo dossier fotografico, svolto nell’ambito delle attività routinarie di monitoraggio delle acque di balneazione sul tratto costiero che interessa quel comune tirrenico vibonese.
Nell’ambito di “attività routinaria di monitoraggio delle acque di balneazione nel litorale del comune di Nicotera, sono state riscontrate delle chiazze di colore marrone con schiume biancastre e altro materiale flottante, verosimilmente di natura colloidale. Le acque in alcuni punti si presentavano di colore verdastro, comunque con trasparenza maggiore di un metro (pH rilevato 8,3, temperatura aria pari a 33,0 °C, temperatura acqua pari a 25,0°C). Alle analisi viene rilevata una fioritura algale di cellule appartenenti all’ordine delle Gymnodiniales. In atto alla verifica non venivano riscontrati segni di sofferenza negli organismi marini, in nessuna delle aree visitate. Le risultanze analitiche microbiologiche delle acque di balneazione, visionabili sul sito ufficiale www.portaleacque.salute.gov.it rientrano nei limiti previsti dalla norma di riferimento”.
L’Arpacal entra nel dettaglio spiegando il fenomeno della fioritura algale.
“Cosa è la fioritura algale? Come e dove si presenta e, soprattutto, perché compare a certe ore della giornata? A queste domande, che puntualmente i bagnanti si pongono nel corso di ogni stagione estiva, l’Arpacal ha voluto dare una risposta, in chiave divulgativa e dalla semplice illustrazione, realizzando una comunicazione mirata di pubblica utilità che, sulla scorta della prima esperienza di qualche settimana fa, è stata trasmessa a tutti i Comuni costieri della Calabria affinché sia diffusa capillarmente e messa a conoscenza dell’opinione pubblica.
“Le domande dei bagnanti che giungono ai nostri contatti – ha commentato il Direttore scientifico dell’Arpacal, dr. Michelangelo Iannone – sono più che fondate e motivate. Per questo, con l’ufficio comunicazione, abbiamo pensato di veicolare attraverso i Comuni costieri calabresi, ma anche nei consueti canali media e social, questa semplice e chiara comunicazione rivolta a tutti, per fare capire cosa sia il fenomeno della fioritura algale e, particolare da non sottovalutare, quali siano i fattori scatenanti, che ne amplificano la presenza sul alcuni tratti della nostra costa”.
Le domande sono essenziali: cos’è la fioritura algale, perché si presenta, perché si verifica in questo periodo e come e dove si presenta.
“È fin troppo evidente – ha proseguito Iannone –che ciò non voglia dire che tutti i fenomeni che si presentano a mare siano frettolosamente classificati come di fioriture algali; ogni caso fa storia a sé. Ma quando dai prelievi dei campioni ad opera del nostro personale tecnico specializzato, ed anche grazie al prezioso supporto del personale delle Capitanerie di Porto, le analisi eseguite nei nostri laboratori certificano che sono attribuibili a casi di fioritura algale, non c’è spazio per altre ipotesi”.
Da due giorni però tante le immagini in cui si vede qualcosa che sembra non essere proprio fioritura algale.
In attesa che queso “fenomeno” passi, i bagnanti attendono tempi migliori, in cui poter godere del bellissimo mare cristallino calabrese e sperare di poter fare un bagno.