Alessio: sono mesi che diciamo che il Comune di Gioia Tauro è collassato economicamente

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Sono mesi che diciamo dai palchi che il Comune è collassato economicamente con oltre 81 milioni di euro di residui passivi e che non c’è un euro nelle casse comunali.

Noi abbiamo fatto pubblicamente le nostre proposte su come intendiamo mettere mano al bilancio, risanarlo riqualificando la spesa pubblica, eliminando gli sprechi, gli sperperi e le inefficienze. Abbiamo gridato a gran voce che bisognerà eliminare tutti i contratti capestro: Enel Sole, Radi, Assoservizi, La Fenice, Sorical, assieme alle consulenze inutili e a tutti i fitti passivi che il comune continua a pagare nonostante disponga di numerosi beni immobili confiscati alla ‘ndrangheta. Non conosciamo le proposte degli altri candidati, anche se chi continua ad abbaiare alla luna continua a sostenere che Gioia è un’isola felice dove il cielo è sempre più blu e che il comune è in avanzo di amministrazione. Niente di più falso: proprio oggi il comune ha messo un avviso con il quale annuncia di non poter pagare i pubblici dipendenti per mancanza di liquidità. Su questo spinoso problema, sulla mancata tesoreria dell’ente, attraverso la nostra deputazione parlamentare, primo firmatario l’on.le Lacquaniti, è stata presentata una interrogazione parlamentare che la prossima settimana sarà discussa nell’apposita commissione. Noi chiediamo ai commissari di farsi carico del problema del pagamento degli stipendi di tutti i pubblici dipendenti e di non lasciare nulla d’intentato affinché si superi questa situazione di difficoltà economica. In caso di una nostra elezione sapremo farci carico di tutti problemi irrisolti della precedente e fallimentare amministrazione i cui nodi stanno puntualmente venendo tutti al pettine.

Aldo ALESSIO

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