“Finalmente”. E’ questa l’espressione più usata dai cittadini rosarnesi alla notizia della detronizzazione dell’ormai ex sindaco Elisabetta Tripodi e della sua corte. Non ce ne vogliano gli inquilini uscenti di Palazzo San Giovanni se appariamo parziali e facciamo parte di quella stampa da mettere alla berlina perché capace di scavare più a fondo le mura di cinta dietro le quali sindaco, amministrazione e maggioranza consiliare si erano asserragliati. Non abbiamo avuto il piacere e l’onore di essere invitati alla conferenza stampa dove gli ex amministrazioni hanno commentato il forzato epilogo della loro esperienza, ma siamo stati attenti a monitorare gli umori delle piazze cittadine e virtuali dei social.
Finalmente, è il leit motiv ricorrente, piaccia o meno, tra le centinaia di commenti sui più popolari social network. Non ce ne voglia chi crede che dietro l’anticipata fine dell’esperienza amministrativa vede chissà quali ambigue forze oscure pronte a far tornare Rosarno nell’illegalità dopo essere stata un’isola felice esempio di buon governo e virtuosismo (sic!). Fortunatamente su Facebook la gente scrive mostrando a tutti il proprio nome e cognome, e se centinaia di rosarnesi hanno appreso la notizia circa la fine dell’esperienza amministrativa con commenti di giubilo, forse e si ribadisce forse, c’era qualcosa che non andava. Ragazzini, anziani, professionisti ed operai, senza distinzione di sesso, età e ceto sociale, insomma la stragrande maggioranza della popolazione ha espresso in modo chiaro, netto ed inequivocabile il proprio giudizio sull’esperienza amministrativa giunta al termine. Certo vi sono stati anche commenti di chi ha difeso l’ex maggioranza, giudicando l’imminente commissariamento una sciagura, ma tra questi molti (tra i pochi) sono parenti dei precedenti amministratori, oppure attori della scena politica che sentendosi protagonisti tutto ad un tratto hanno scoperto di non essere neppure delle comparse.
Siamo di parte forse è vero, ma qualcosa la sappiamo fare, raccogliere gli umori della gente ed ascoltare i cittadini, cosa che gli ex amministratori (salvo qualche eccezione)non hanno fatto, forse perché troppo impegnati e mettere l’io/noi davanti al voi.
Angelo Zurzolo