Parte da oggi l’obbligo del green pass per ristoranti e bar al chiuso ma anche per palestre ed eventi al chiuso.
Ce chi però non si trova d’accordo sulle nuove imposizioni del governo, come il gestore di una palestra in Sicilia, a Borgetto, nel palermitano.
”Qui non chiediamo il green pass per entrare. Ce l’hai? Bene.
Non ce l’hai? Va bene ugualmente.
Noi vogliamo fare solo il nostro lavoro che non è quello di fare i controllori”. È quanto c’è scritto su un foglio appeso all’ingresso della palestra, dal proprietario David Daidone. Il ‘green pass’ è in vigore da oggi per poter accedere a palestre, piscine, parchi o sale di ristorazione.
Daidone, che è il titolare della Gym body club, palestra di via Rosa Luxemburg, ha già preannunciato che non darà seguito in alcun modo al provvedimento. L’uomo ha affisso un altro volantino con un brano dello scrittore Primo Levi in cui si spiega come l’Italia entrò nella dittatura nazista. Nella sua pagina Facebook campeggia la foto con la scritta “No green pass”.