Quanto accaduto in Aspromonte è qualcosa di inaccettabile e di inverosimile: morire per dei maledetti piromani e criminali e per difendere un proprio bene di famiglia è, veramente, intollerabile. Oltre al danno all’ambiente, alle radici storiche del luogo, alla flora, vi è una evidente rovina per tutto il territorio essendosi polverizzato un ambiente dal profondo valore archeologico ed economico. È orribile pensare l’accaduto e le sofferenze di due persone che hanno solo, con amore e passione, cercato di salvare un qualcosa che apparteneva, molto probabilmente, a generazioni passate, costruito con impensabili sacrifici. A parte lo stato di calamità, il risarcimento dei danni, la vicinanza e quant’altro si possa fare per il territorio e per delle innocenti vittime, è indispensabile, a parere della Lega, rafforzare il controllo, oltre che con le Forze dell’Ordine, anche con un esercito di volontari, se necessario. Non è possibile che un bene così importante come l’Aspromonte possa essere pesantemente violentato per mano di persone pazze e, certamente, criminali. Un controllo, quindi, forte, penetrante, continuo, costante che deve far tornare alle comunità serenità. E, in tale contesto, una grande mano di aiuto la possono e la devono dare sia i cittadini che i cacciatori, che conoscono molto bene il territorio, e, quindi, possono diventare le guardie naturali del proprio pubblico e privato patrimonio e delle proprie risorse, denunciando immediatamente non appena vengono a conoscenza di possibili eventi delittuosi. Nessuno si può e si deve voltare dall’altra parte dinnanzi ad azioni così oltraggiose, dannose, vergognose, portate avanti da vigliacchi criminali.