Matteo Bassetti: “Stop green pass tramite i tamponi. Favorevole ai vaccini anche per gli under 12”

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Dott. Matteo Bassetti a Radio Cusano: “Sono a favore dell’obbligo vaccinale, stop al green pass tramite tamponi altrimenti rischiamo nuove limitazioni. Terza dose? Sarà selettiva, non di massa. Favorevole ai vaccini anche ai minori di 12 anni, prevenire è meglio che curare. I no-vax portano avanti fantomatici protocolli di cure domiciliari, il nulla riempito di niente”.

Matteo Bassetti, Primario Di Malattie Infettive All’ospedale San Martino Di Genova, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è Desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, la Radio dell’Università Niccolò Cusano

L’FDA ha approvato in via definitiva il vaccino Pfizer-Biontech quindi ora non si può più parlare di vaccino sperimentale. “Il mondo della medicina dice chiaramente che in vista del prossimo inverno rischiamo di rivedere gli ospedali pieni se determinate categorie di persone non si vaccineranno. È assurdo che questa estate la politica abbia lasciato il cerino in mano ai medici in merito all’invito alla vaccinazione. La politica deve assumersi le sue responsabilità. Vuole un autunno inverno tranquillo oppure vuole vedere un numero significativo di persone non vaccinate, con una variante molto aggressiva? Il mondo scientifico si è espresso ed è favorevole all’obbligo vaccinale. Se nonostante tutte le iniziative prese, non ultimo il Green Pass, ci sono ancora soggetti non vaccinati è ovvio che serva l’obbligo. Basterebbe altrimenti togliere la possibilità di avere il Green Pass tramite tampone, lasciando questa opzione unicamente per chi proprio non può vaccinarsi. Oggi le condizioni ostative alla vaccinazione sono pochissime. Qualcuno non si è reso conto che siamo ancora dentro la pandemia”.

Terza dose si o no? “Sarà necessaria o quanto meno utile per quanto riguarda alcune categorie. Non possiamo pensare di farla a tutti. Non si farà una terza dose di massa ma una terza dose selettiva. Secondo gli studi si arriverebbe massimo ad un 5% della popolazione, come per gli immunodepressi, gli oncologici ecc. Anche definire il “quando” per una terza dose è importante. Una terza dose ad un anno di distanza sarebbe un “richiamo”, come quello che facciamo per l’influenza”.

Vaccino under 12: “In un Paese come il nostro si dovrebbe pensare a vaccinare, quando sarà approvato, anche chi ha meno di 12 anni. Da medico ho sempre pensato che è sempre meglio prevenire la malattia piuttosto che affrontarla. Stiamo parlando di bambini che vanno a scuola, un luogo che è un moltiplicatore di contagi per nonni, genitori, zii ed amici. Rischieremo di ritrovarci ancora un volta alla riprese con la DAD che è stata devastante per questa generazione di studenti”.

Molti si lamentano del fatto che non si studiano le cure per il covid spingendo maggiormente sui vaccini: “Ma certo che esiste una cura per il covid. I denigratori dei vaccini sono gli stessi che portano avanti questi protocolli fantomaticamente definiti cure domiciliari che sono il nulla riempito di niente. Abbiamo farmaci per curare il covid. Soltanto chi vuole fare della speculazione politica continua a dire che abbiamo passato un anno e mezzo a dare alle persone la tachipirina in attesa che morisse. Non è vero che vogliamo spingere il vaccino perché non ci sono le cure”

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