Nell’ambito di una operazione disposta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, i carabinieri e la guardia di finanza hanno eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare tra Milano e Reggio Calabria. L’operazione denominata “Platino” riguarda appartenenti alle cosche ‘ndranghetiste originarie del reggino che da decenni operano anche nell’hinterland milanese. Secondo gli inquirenti sarebbe emerso che il gruppo controllava i servizi di sicurezza in alcuni locali milanesi e si era reso responsabile di numerose estorsioni.
L’inchiesta avrebbe provato, secondo a Procura, “l’efficace meccanismo di controllo dei servizi di sicurezza di alcune discoteche milanesi, la consolidata procedura di ‘recupero crediti’, fondata sull’estorsione condotta con il metodo mafioso e il tradizionale canale di approvvigionamento economico derivante dal traffico illecito di stupefacenti”. Le indagini, svolte anche dai militari della Guardia di Finanza di Milano, hanno consentito di scoprire l’esistenza di un circuito economico illecito i cui introiti erano stati destinati al sostegno dei vertici dell’organizzazione criminale, già detenuti. L’inchiesta, spiegano i militari, “ha documentato l’efficace meccanismo di controllo dei servizi di sicurezza di alcune discoteche milanesi, la consolidata procedura di ‘recupero crediti’, fondata sull’estorsione condotta con il metodo mafioso e il tradizionale canale di approvvigionamento economico derivante dal traffico illecito di sostanze stupefacenti”.