Era stata rinchiusa in casa dai genitori, per essersi innamorata di un ragazzo pachistano ma è stata liberata dai carabinieri. È quanto accaduto ad una ragazza di vent’anni cinese, sequestrata dalla famiglia. I genitori l’avevano chiusa in casa a Asola, nel Mantovano, dopo che la giovane aveva confessato di essersi innamorata del ragazzo.
È stata lei stessa a lanciare l’allarme.
Il padre, già conosciuto dai militari per precedenti per sfruttamento del lavoro, le aveva distrutto il cellulare in modo che lei non potesse parlare al ragazzo, e le aveva anche preso i documenti dicendole che non sarebbe più uscita di casa se non avesse cambiato idea. Ma la ragazza è riuscita a prendere il telefono alla madre e a chiamare il fidanzato che le ha detto di telefonare al 112. “Sono 15 giorni che mi tengono chiusa in casa, venite ad aiutarmi” ha detto con una voce disperata ai carabinieri di Castiglione delle Stiviere che hanno subito allertato i colleghi di Asola. E mentre il comandante dei militari della cittadina mantovana arrivava a casa della ragazza, l’operatore la ha rassicurata al telefono cercando di ottenere altre informazioni.