“L’Asp di Reggio Calabria, in queste ore, fa parlare di sé. E non per i risultati conseguiti in campo medico ma per gli emolumenti percepiti da un manager che costerà 600 euro al giorno”.
E’ quanto asserisce il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori, che aggiunge: “La cifra, naturalmente, non è di quelle che possono passare inosservate. Anche se, per dovere di correttezza, occorre aggiungere che trattasi di un ruolo di estrema e gravosa responsabilità. Ben 93 milioni l’importo delle fatture liquidate da corrispondere e ben 241 milioni gli ulteriori debiti da accertare e liquidare definitivamente. Insomma, un onere considerevole. Tuttavia, in merito, il governo regionale tace: nessuna idea, proposta o indicazione. Un atteggiamento questo che lascia il sospetto ad un dubbio. E se l’amministrazione Oliverio fosse del tutto irrilevante per le sorti del governo regionale?” – si chiede Mangialavori.
“La sanità, di fatto, è stata commissariata dal governo Renzi che, evidentemente, non nutre grande fiducia nella capacità di gestione da parte dell’attuale compagine di maggioranza. I conflitti tra il commissario e il presidente della Regione sono all’ordine del giorno e, come se tutto ciò non bastasse, si aggiungono gli emolumenti importanti percepiti dai manager e da consulenti esterni. I livelli di assistenza sanitaria, in compenso, non progrediscono” – stigmatizza l’esponente della CdL. “Rimane un dubbio – prosegue Mangialavori. La burocrazia della sanità ha anch’essa un costo notevolissimo. Com’è possibile che non si riesca a gestire l’attività sanitaria senza ricorrere a continue consulenze esterne? Esiste, per la burocrazia della sanità, un’intrinseca incapacità ad assumere determinati ruoli operativi, o è solo questione di volontà politica?”.
“L’amministrazione Oliverio aveva promesso tagli ai rami secchi e cambiamento politico. Allo stato, intenti sterili e promesse rimaste senza esito alcuno” – conclude Giuseppe Mangialavori.