“In data odierna ho inviato formale richiesta, mediante missiva, al commissario per la sanità calabrese, Massimo Scura e per opportuna conoscenza al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per chiedere una soluzione definitiva sulla vicenda che coinvolge i medici del 118. Nei loro confronti, infatti, esiste un’immotivata differenza di trattamento rispetto ai colleghi che svolgono attività in altri settori della sanità.”
E’ quanto rende noto il consigliere regionale della Casa delle Libertà, Giuseppe Mangialavori.
“I medici dipendenti, infatti, rispetto a quelli convenzionati, godono, ad esempio, di maggiore accantonamento contributivo, malattia retribuita, congedi straordinari per aggiornamenti, articolo 21 della legge 104, premio di produttività. Ai medici convenzionati, invece – nonostante il medesimo rapporto a tempo indeterminato, l’identico carico di responsabilità e la gravosità delle mansioni – è riservato un trattamento con minori garanzie e diritti rispetto a quelle dei dipendenti” – stigmatizza Mangialavori.
“Eppure – prosegue – la normativa nazionale prevede il passaggio a dipendenza dei medici convenzionati, dopo cinque anni di rapporto lavorativo a tempo indeterminato. Alcune Regioni hanno portato a compimento tale percorso. Fra queste, però, non vi rientra la Calabria. L’avvio della procedura per la regolarizzazione della loro posizione lavorativa, che coinvolge 49 medici, mai è stata definita. E ciò nonostante siano trascorsi sette anni dall’inizio di tale iter. È del tutto evidente – sottolinea il rappresentante istituzionale – che tale situazione di stallo e di negazione dei diritti riconducibili ai professionisti impegnati in un lavoro così delicato non è più tollerabile. La questione, per la sua importanza, è suscettiva di urgente ed improcrastinabile interessamento e definizione” – conclude Giuseppe Mangialavori.