Nucera (capogruppo de “La Sinistra”) replica all’opposizione sul progetto di legge per il reddito minimo

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“In risposta alle dichiarazioni provenienti da alcuni settori dell’opposizione sulla proposta di legge presentata sul  reddito minimo in Calabria che sostengono essere demagogica e confusa, vorrei ricordare prima di tutto che il nostro progetto non nasce da un capriccio ma dai dati preoccupanti sulla povertà in Calabria registrati da Istat e Svimez”.

E’ quanto precisa il consigliere regionale e capogruppo de “La Sinistra” Giovanni Nucera che sottolinea: “Rammento che secondo questi dati, il  31% della popolazione calabrese è in uno stato di quasi o totale indigenza economica”.

“Accanto a questo, dal 2012 al 2014 si sono registrati 12 punti in più di disoccupazione per cui la stragrande maggioranza dei nostri giovani è senza lavoro”.

“Vorrei inoltre ricordare che in III Commissione – prosegue Nucera – la proposta è stata votata da autorevoli rappresentanti della minoranza che l’hanno ritenuta degna di essere accolta e che la ricchissima Regione Lombardia, regione governata non certo dalla sinistra, sta già sperimentando una legge analoga”.

“È demagogica – si chiede l’esponente de ‘La Sinistra – una politica che pone al centro del suo ragionamento i più poveri? E non sarebbe più giusto che gli eredi di quella destra calabrese che ha devastato la Regione si ponessero loro il problema di ridistribuire ai calabresi quello che hanno tolto negli anni della loro gestione?”.

“Per quanto ci riguarda – continua il consigliere – riteniamo che la Commissione Bilancio non possa far finta di ignorare la nostra relazione dettagliata e precisa, in cui punto per punto, abbiamo indicato dove prelevare le risorse necessarie per il finanziamento della legge.

Potevamo non farlo, e lasciare ai dirigenti il compito di trovare la soluzione all’esigenza politica che abbiamo posto, perché è ora di chiarire che ai politici tocca progettare il futuro e ai tecnici trovare gli strumenti per realizzarlo. Noi ci siamo sostituiti anche ai tecnici”.

“Di recente – ricorda Nucera – il Dott. De Marco, direttore generale del Dipartimento Lavoro e sviluppo economico della Regione Calabria, ha annunciato un intervento finanziario a favore dei cittadini utilizzando il residuo del FSE 2007-2013 per la Calabria. Si parla delle stesse risorse presenti nella nostra relazione dettagliata: una volte per tutte l’accusa di demagogia cade perché i soldi ci sono e vanno spesi, basta volerlo, carissimo vicepresidente della Commissione Bilancio on.Orsomarso e le rammento che alla sua presenza, Paolo Praticò – ex direttore generale del Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria durante la Giunta di Scopelliti, e ripescato come consulente della presidenza dell’attuale Giunta regionale – ha affermato che per far ripartire l’economia è necessario dare i soldi alle famiglie. Di cosa stiamo dunque parlando?”.

“A chi vede inoltre lo spettro dell’assistenzialismo nella nostra proposta voglio dire – come suggerisce ‘Libera’ – che un calabrese che esce fuori della povertà è un calabrese che si libera dalla morsa della criminalità organizzata e dai suoi ricatti. Tutto questo ci permette di pensare una Calabria diversa in cui la paura è sostituita dalla speranza e in cui è possibile costruire un benessere generalizzato. Non è solo una mera ideologia – rilancia Nucera – ma una politica economica concreta che riattiverebbe la crescita e lo sviluppo in Calabria. Certo, è solo un inizio, a cui dovranno seguire le  misure complementari che riguardano il lavoro e le imprese”.

“Il nostro obiettivo è l’approvazione di questa legge e non le sterili polemiche. Anzi chiediamo che al di là dello scontro politico, ognuno di noi si metta una mano sulla coscienza e pensi unicamente al bene degli uomini e delle donne della nostra martoriata Calabria. Per questo motivo – conclude Giovanni Nucera – auspichiamo un dibattito serio e aperto in Consiglio, con tutte le forze politiche di buona volontà, per migliorare se possibile, il nostro progetto di legge e per arrivare al voto. A quel punto ognuno si prenderà le proprie responsabilità”.

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