Lockdown, limitazioni, restrizioni, divieti. Parole che, in tempo di pandemia, sono ormai entrate a far parte della quotidianità e della vita di tutti.
Infatti il Covid-19 ha inevitabilmente creato problematiche, difficoltà e cambiamenti. A farne le spese e a dover fare i conti con alcune situazioni sono state anche le economie, i mercati e alcuni settori, che, per molti anni, sono stati tra i più floridi e i più remunerativi.
Tra questi può essere inserito senza alcun dubbio il gioco d’azzardo. Quest’ultimo si è riorganizzato durante l’emergenza sanitaria. A farla da padrone è stato l’online, che ha completato e terminato un processo di crescita in realtà già avviato nel 2019.
A parlare di quanto è accaduto in quest’ultimo anno e mezzo è stato il rapporto Lottomatica-Censis, pubblicato nei giorni scorsi da Gaming Insider. Basandosi sui dati che sono stati raccolti, si può dire che nell’ultimo anno quasi la metà degli italiani, più precisamente il 37,8%, ha giocato a uno o più giochi legali. Tra questi possono essere ricordati i più importanti, ossia lotto, lotteria, superenalotto, scommesse sportive, ippiche, Bingo, giochi online, slot machine.
Insomma, sono stati ben 19 i milioni di italiani che hanno scelto il gioco legale durante la pandemia. Dunque si può affermare che si può giocare in maniera responsabile, senza rinunciare al divertimento e a coltivare quello che un proprio hobby.
Ma quali sono stati gli introiti in un periodo comunque difficile come quello pandemico?
A parlarne, ancora una volta, sono i numeri, gli unici che non possono essere mai smentiti. Non a caso la raccolta complessiva del settore ha portato a guadagnare una cifra che si aggira intorno agli 88,6 miliardi di euro nel 2020, di cui 13 miliardi di euro rappresentano la spesa sostenuta. Sicuramente la crisi è stata evidente, in particolar modo se si confrontano tali dati rispetto al 2019. Entrando nel dettaglio si scopre che la raccolta complessiva ha subito un calo di 22,2 miliardi di euro (-20%), le vincite di 15,7 miliardi di euro (-17,2%), l’erario di 4,1 miliardi (-36,3%), i ricavi delle imprese del settore di 2,3 miliardi di euro (-28,9%).
Questa situazione ha, come detto, favorito il settore dell’online. Parlando e basandosi ancora una volta sulle cifre, l’analisi porta a notare che la raccolta a distanza ha raggiunto 49,2 miliardi di euro, con un aumento di 12,8 miliardi di euro rispetto al 2019 (+35,3%), mentre quella fisica si è arrestata a 39,1 miliardi di euro (-35 miliardi di euro rispetto al 2019, -47,2%). Un grande contributo sotto questo punto di vista è stato dai casinò online dell’AAMS, ma anche dall’applicazione Gioco Sicuro, creata direttamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Perché, in un certo senso, la pandemia da Covid-19 ha davvero segnato una sorta di vera e propria svolta. E non resta che attendere quel che succederà nei prossimi mesi per averne un’eventuale conferma.