Accertamenti sono stati avviati dalla procura della Repubblica di Perugia dopo la morte di una diciassettenne lo scorso 27 marzo all’ospedale del capoluogo umbro e una denuncia presentata dai familiari.
Nel fascicolo – in base a quanto risulta all’ANSA – è stato ipotizzato l’omicidio colposo contro ignoti ed è stata disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.
L’ipotesi è comunque che la giovane sia morta per cause naturali.
La Direzione dell’Azienda ospedaliera, in attesa della conferma delle cause del decesso a seguito dell’esame autoptico, ha intanto reso noto di avere “verificato l’iter diagnostico terapeutico intrapreso dai sanitari”.
“Dalle prime verifiche – riferisce ancora il Santa Maria della Misericordia – risulta che la giovane paziente, dopo essere stata tempestivamente sottoposta in pronto soccorso ai necessari accertamenti diagnostici e alle cure del caso, presentava condizioni che necessitavano dell’immediato ricovero nel reparto di terapia intensiva. Nonostante le cure garantite dai sanitari, il successivo decorso clinico è stato così repentino da condurla al decesso in meno di 48 ore”.
Una raccolta fondi è stata aperta sulla piattaforma “Eppela” in seguito alla morte della diciassettenne.
Si chiama “Verità per Maria” e – spiegano i promotori – l’obiettivo è di contribuire a fare chiarezza sulla morte della ragazza che era risultata negativa al Covid.
L’autopsia eseguita nella giornata di giovedì non ha chiarito le cause della morte della diciassettenne. In base a quanto risulta all’ANSA sarà necessario attendere l’esito degli esami istologici per chiarire le cause del decesso.
Un tampone eseguito in farmacia della ragazza e poi quello all’ingresso in ospedale hanno comunque escluso che la diciassettenne fosse affetta da Covid.
Anche se quando venerdì si è presentata in pronto soccorso presentava difficoltà respiratorie e qualche linea di febbre. La situazione è poi rapidamente precipitata fino alla morte. La famiglia della ragazza è rappresentata nell’indagine dagli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza.