Arresto Pietro Bellocco, il legale precisa: condanne non hanno nulla a che vedere con la ndrangheta

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Nell’interesse di Bellocco Pietro Giuseppe cl 83, il sottoscritto Avv. Mimmo Infantino del Foro di Palmi,  nella rivestita qualità di difensore di fiducia e su espresso incarico del proprio assistito, espone quanto appresso.

In data 8 luglio 2015 i locali organi di informazione riportavano la notizia afferente l’arresto di Bellocco Giuseppe Pietro, il quale – in quasi tutti i “pezzi giornalistici” – veniva qualificato quale “giovane rampollo del clan Bellocco“.

Tanto il testo quanto i titoli riportati nei quotidiani, veicolano un messaggio che l’interessato ritiene offensivo e una informazione non veritiera, ponendo in relazione l’intervenuto arresto con precise collocazioni in organismi mafiosi e generiche vicende di ‘ndrangheta.

In vero, Bellocco Pietro Giuseppe non ha mai riportato condanne (neppure in primo grado) per associazione di stampo mafioso né per reati accompagnati dalla c.d. “aggravante mafiosa”.

Non vi è alcun provvedimento di condanna emesso da Autorità Giurisdizionali che lo indichi quale “giovane rampollo della cosca Bellocco” o quale appartenente e/o affiliato a qualsivoglia consorteria mafiosa.

Il suo arresto è il frutto di condanne pregresse aventi ad oggetto fatti (risalenti al 2004) che nulla hanno a che vedere con la ‘ndrangheta.

Avv. Domenico Infantino

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