Prendendo spunto dai dati sul flop dei saldi estivi che Confartigianato sta monitorando in modo molto analitico e professionale specialmente nella città di Crotone, stiamo componendo un puzzle dove si evince chiaramente che questa città sembra proprio rassegnata a una deriva che ha portato uno dei centri calabresi, una volta tra i più attivi e innovativi in Calabria, ad occupare ormai gli ultimi posti di ogni classifica misurante ricchezza, lavoro, benessere e quante altre ancora.
A Crotone malgrado le sollecitazioni dei tantissimi piccoli operatori economici e delle associazioni di categoria, si continua a registrare un abusivismo commerciale diventato invadente e inquietante a cui, purtroppo, l’assessore al ramo non ha inteso e non intende ancora dedicare la giusta attenzione. Questa noncuranza a tutto il sistema commerciale sta di fatto alimentando una crisi divenuta irreversibile.
E’ mai possibile che gli esercizi commerciali regolarmente autorizzati devono rispettare norme e regolamenti vari, pagare imposte e tasse a iosa e poi davanti o intorno a loro devono subire la concorrenza sleale degli abusivi che prosperano quotidianamente?
Riteniamo che l’assessore debba dedicare la giusta attenzione a questi operatori illegali che stanno piegando il coraggio e la volontà dei nostri piccoli imprenditori che con tantissimi sacrifici tentano di rispettare tutti e tutto. Come si può parlare di sviluppo, di ripresa se gli operatori economici vengono tartassati di controlli e adempimenti e chi dovrebbe tutelarli avalla di fatto situazioni di abusivismo non più tollerabili. Queste condizioni riguardano tutti i comparti iniziando proprio dal settore agro alimentare che quantomeno doveva essere il più ordinato quantomeno per le esperienze pregresse dell’amministratore comunale.
In un momento particolare di crisi gravissima invece di dedicare un’attenzione particolare e supporti concreti per il rilancio delle attività regolari, le stesse sono abbandonate a se stesse e si ritrovano sole a cercare di non scomparire in un mercato diventato super difficile proprio per queste altre anomalie.
E’ possibile che non si rendono conto di una situazione drammatica che, dato lo stato delle cose, l’amministrazione comunale doveva correttamente monitorare e provvedere? Una vera beffa per gli operatori economici crotonesi che dal Comune sono presi in considerazione solo come contribuenti, poi null’altro. Non può questo tipo di politica umiliare e mortificare il lavoro di tantissimi che con molti sacrifici cercano di restare quantomeno ancora in attività.
Spero che gli amministratori comunali riflettano seriamente su questa situazione e pongano tempestivamente rimedio. Non possiamo pretendere di parlare di sviluppo quando nella città si vive nel caos, preda dei già citati problemi che nessuno vuole degnarsi di risolvere, anzi in questo ultimo anno, l’abusivismo in generale è aumentato in modo esponenziale. C’è la necessità che in questo ambito ci sia un po’ di impegno, di progettualità e di programmazione. Per invertire questo trend negativo bisogna concretamente cambiare rotta, non possiamo solo pretendere dal mondo imprenditoriale e poi abbandonarlo a se stesso.
A Crotone, per chi non lo sapesse, abbiamo operatori economici, commercianti e artigiani, che lavorano nella legalità assoluta e si adeguano a tutte le norme e disposizioni vigenti, nel mentre chi di dovere fa finta di non vedere chi commercializza (si fa per dire) di qua e di là nella totale illegittimità di autorizzazioni e degli stessi prodotti tante volte pericolosi e nocivi.
E’ evidente che se dovesse continuare questo stato di cose vedremo di organizzare una protesta più efficace riflettendo e attuando azioni convincenti affinchè i nostri amministratori comprendano una volta per tutte che chi vive nella legalità va tutelato seriamente e non a parole.
SALVATORE LUCA’ – COMPAGNIA DEI DEMOCRATICI CALABRIA