Si è tenuto nella mattinata di ieri, martedì 22 novembre, a Rosarno, un incontro tra l’ORSA Porti e USB Porti, figlio di un dialogo e di un sostegno solidale avviato da tempo tra le due organizzazioni sindacali sulle tante problematiche che investono la portualità, settore vitale per il nostro Paese e per tutto il Mediterraneo.
Si rinnova e si rafforza così una collaborazione basata sulla condivisione di analisi e strategie legate ai molteplici problemi che attanagliano il lavoro portuale, dalla crescente precarizzazione e ricorso alla flessibilità, dal possibile tentativo di liberalizzare “l’autoproduzione” al tentativo di limitare i diritti sindacali e la mancata elezione degli RSU nei vari porti.
Il confronto tra lavoratori del Porto di Gioia Tauro con quelli in rappresentanza di Genova, Livorno, Trieste e Civitavecchia ha evidenziato la consapevolezza di come poche società multinazionali stiano acquisendo il monopolio nella gestione dell’intera catena del trasporto delle merci e dei principali snodi, non solo italiani ma anche Europei e mondiali. Questa dinamica sta facendo maturare la convinzione riguardo la necessità di definire un percorso di unione oltre che di condivisione tra i soggetti più combattivi.
Convinti che solo questa unità possa rappresentare il principale strumento di difesa per i portuali, le due organizzazioni sindacali si sono ripromesse di continuare questo confronto in maniera più costante, ma soprattutto di condividere, come già fatto per lo sciopero dei portuali a Livorno, piazze e iniziative per rivendicare diritti e dignità per i lavoratori del settore.