La lectio magistralis del professore Maurizio Pallante sulla “Decrescita felice” ha dato il via, il 20 luglio presso il Teatro Comunale “R. Gentile” di Cittanova, alla prima edizione del progetto culturale e didattico dedicato all’ambiente e all’ecologia, Piana Eco Festival, con sede il vasto territorio della Piana di Gioia Tauro.
Il progetto promosso dall’Associazione culturale EcoPiana, per volontà di Girolamo Gurerrisi, direzione artistica Nino Cannatà, si pone come obiettivo favorire la tutela dell’ambiente e del territorio, in particolare si vuole soffermare sul tema del riciclo dei materiali, non più intesi come rifiuti, ma risorse delle quali usufruire, della lotta allo spreco e della riduzione dei consumi, tematiche di grande attualità e di grande empatia nei confronti di chi guarda il proprio habitat, con occhi critici ed anche timorosi, modificarsi in modo devastante con conseguenze estreme senza ritorno.
Il progetto non vuole restare o essere considerato un’isola felice, ma aspira a concretizzarsi in un impegno condiviso tra istituzioni, associazioni, imprese (l’associazione ha creato una vera e propria rete, dove ogni soggetto può fornire il proprio contributo specifico ed originale) e soprattutto i cittadini, a tal proposito la modalità di esprimersi tramite un festival vuole evidenziare la volontà di un dialogo e confronto sui temi tanto discussi, ma spesso delegati all’area teorica, come ecologia, natura, cultura e benessere.
L’Associazione EcoPiana si avvale, a tale proposito, della collaborazione di un prestigioso Coordinamento Scientifico, composto da Alfredo Ascioti, docente di Ecologia dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Monica Centanni, docente di Lingua e letteratura greca dell’Università IUAV Venezia; Salvatore Greco, architetto, (intervenuto al convegno di apertura) richiama per sintetizzare il suo pensiero Boccioni,“Non possiamo pensare senza disgusto e compassione, che esistono società per la conservazione del paesaggio. Per la conservazione, si noti bene, di quello che le stampe e i quadri antichi ci hanno lasciato di certi luoghi… divenuti sublimi attraverso la cultura. Il paesaggio fu creato dagli artisti e conservarlo è un panmuseismo, è un voler mettere untourniquet alla natura e darla a tutti ogni giorno per un franco: ladomenica entrata libera. Imbecilli! conservare che cosa?”(ndr dallo scritto Dinamismo Plastico); Rosario privitera, agronomo, agrimarketing e project strategies, nel suo intervento ha presentato l’elemento simbolo della prima edizione del festival, l’Arundo donax, cioè la Canna comune, una pianta flessibile ed usata in passato per diverse funzioni; Giovanni Spampinato, docente di Botanica dell’Università Mediterranea e di Reggio Calabria.
Il festival, definito dagli stessi organizzatori un work in progress, prevede a Settembre due laboratori didattici dedicati all’Arundo donax, “Suoni di Canna”, curato dal ricercatore di polistrumentistica di musica tradizionale Mimmo Morello; “Rigenerazione Urbana” sull’utilizzo più moderno della canna. Il villaggio ecologico (11-12-13 settembre) presso la Villa comunale di Cittanova; la realizzazione di una Carta Eco-Logica, che presenterà i principi di condotta personale e collettiva in merito alla tutela e valorizzazione ambientale del territorio.
L’evento si chiuderà al Teatro Comunale “R. Gentile” di Cittanova con la Lectio magistralis di Serge Latouche, teorico della decrescita, Professore emerito in Scienze economiche all’Università di Parigi; che sull’eco di quanto suscitato con magistrale capacità di sintesi e praticità, su una tematica che implica nozioni di economica e materie scientifiche, dal professore Pallante e le attività che si svolgeranno in questi mesi, dovrebbe riscontrare molti nuovi addetti tra coloro che riconosceranno nell’etmologia della parola decrescita no un ritorno al passato, ma il diritto di avere un futuro sul pianeta Terra.
Lidia Coppola