Biondo e Rizzo UIL sulla visita del Ministro Del Rio in Calabria

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E’ inaccettabile, che il ministro Del Rio, in visita in Calabria, identifichi come un intervento strutturale per la nostra regione  la riapertura del viadotto Italia  e che definisca il completamento dell’alta velocità ferroviaria sulla direttrice Napoli-Bari, senza fare alcun accenno ad un intervento di portata simile per il nostro territorio. Ci saremmo aspettati ben altro dalle parole del ministro:  restituire  ai calabresi “prigionieri” nel proprio territorio, dopo la caduta del viadotto Italia, una condizione di normale  transito con il resto del Paese,  è il minimo che il governo di un Paese evoluto, ha il dovere di garantire ai propri cittadini. La Calabria che vuole svincolarsi dalla morsa di arretratezza, che vuole aprirsi al mondo e combattere la criminalità organizzata  ,  ha bisogno di interventi concreti sul sistema ferroviario, su quello stradale ed aeroportuale e delle attenzioni di Palazzo Chigi. Il governo deve tornare ad investire al Sud e in particolare modo in Calabria  , lo deve fare sfruttando al meglio i fondi nazionali ancora a disposizione e utilizzando con saggezza, evitando preoccupanti ed inutili polverizzazioni, quella che potrebbe essere l’ultima occasione di finanziamento europeo.

I calabresi soffrono per il mancato ammodernamento degli assi infrastrutturali regionali. La mobilità in Calabria è sempre più un problema urgente da risolvere. Un gap atavico che non può essere superato con interventi emergenziali, ma deve essere affrontato con politiche di sistema che siano supportate economicamente.

Il caos di queste ultime settimane, non ancora del tutto superato, malgrado la riapertura parziale del viadotto Italia lungo la Salerno-Reggio Calabria e dai lavori sullo svincolo di Lamezia Terme, ha messo ancora una volta in risalto le carenze pesanti del sistema dei trasporti regionale. Questo deficit, sommato al mancato potenziamento dei servizi su rotaia e dell’offerta  aeroportuale e da un reticolo di Strade statale per lo più impercorribile e pericoloso, rischia di allontanare sempre più la Calabria dalla via della crescita e dello sviluppo.

La Calabria, nel vivo della stagione estiva, rischia di patire l’ennesimo colpo mortale per la sua economia già malmessa e malridotta. Tutto questo è inaccettabile, soprattutto se si pensa che in riferimento alla Salerno-Reggio Calabria e alla Ss 106, si parla di infrastrutture sulle quali sono pendenti cantieri ultradecennali.

La Uil Calabria è convinta che, davanti al protrarsi insostenibile di questa situazione, non sia più rinviabile l’apertura di un confronto serio ed approfondito fra le parti sociali e governo nazionale e regionale.

Non è più rinviabile da parte del governo, la concreta definizione di  una programma di investimenti in infrastrutture e trasporti per il Mezzogiorno e in particolare modo per la Calabria,necessario a  mettere in  rete il Sud, sempre più distante dal Nord del Paese e dall’Europa.

Il futuro economico e sociale  della nostra regione,  della logistica a Gioia Tauro, non può prescindere dalla realizzazione dell’alta capacità, dell’alta velocità ferroviaria, dalla conclusione dei lavori sulla Salerno/ Reggio Calabria e  dall’ammodernamento della Ss 106.

  Al  presidente della Regione Oliverio e alla sua giunta spetta il compito di incalzare il governo nazionale su questi temi, e di procedere al tempo stesso, ad  un repentino cambio di passo in ordine alle  politiche di trasporto locale, attraverso la  concretizzazione del nuovo Piano dei trasporti regionali, dal quale partire per trovare soluzioni  alle problematiche del presente e programmare lo sviluppo futuro del territorio e dei servizi di mobilità che vi sono presenti.

Un Piano regionale dei trasporti, da troppo tempo annunciato, ma ancora in alto mare, in grado di compiere un’operazione verità sui costi, recuperare il giusto rapporto fra il peso del trasporto su gomma e quello su rotaia, da interconnettere  con quello aereo, mediante investimenti  sulla rete, politiche di incentivazione all’utilizzo dei mezzi pubblici e una riorganizzare e razionalizzare  delle  società regionali di gestione. Serve dunque azione politico istituzionale di discontinuità con il passato, per salvaguardare l’occupazione, eliminare gli sprechi, abbattere i poltronifici, al fine di riportare al giusto profitto e alla necessaria economicità l’intero settore del trasporto pubblico locale e, realizzare  una mobilità di persone e merci qualificata in termini di qualità e quantità dei servizi.

Per una regione come la nostra a svantaggio competitivo, soprattutto per la carenza di infrastrutture e il forte bisogno di mobilità, non è possibile attendere altro tempo per l’apertura, su questi temi,   di un confronto tra governo regionale, nazionale e forze sociale e produttive, per riportare al centro della discussione e  della programmazione politica regionale, il tema dei trasporti e della logistica in Calabria.

 

 

      Il Segretario Gen. UIL Calabria                                        Segretario Gen. UILTrasporti Calabria

                    Santo Biondo                                                                             Giuseppe Rizzo

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