Orsa JJ4, Marco Ianes (ambientalista): “L’orsa è in buono stato di salute e non rappresenta alcun pericolo perché ahimè è segregata in una gabbia. Si ha la sensazione qui in Trentino che Fugatti abbia la necessità di esibire un trofeo per calmare i sentimenti popolari. Non è questo l’atteggiamento che dovrebbe avere un presidente che dovrebbe sedersi a un tavolo e ragionare con alcuni tecnici per trovare soluzioni veramente percorribili”
Marco Ianes, ambientalista insegnante e progettista di impianti tecnologici, è intervenuto al Tg Italia condotto da Mattero Bortone e Graziano Talone in onda su Cusano Italia Tv
Domani è previsto il tavolo tecnico con il ministro dell’ambiente Fratin per capire quale sarà il destino di JJ4, secondo te quali saranno le sue sorti e quella di tutti gli altri orsi in Trentino?
“Non posso prevedere quello che accadrà domani ma ci sono alcuni elementi da aggiungere: leggevooggi che il ministro ha rivisto la posizione sull’abbattimento. Ricordo che c’è stato un comunicato da parte dell’ordine dei medici veterinari della provincia di Trento in cui si diffida qualsiasi associato a fare alcuna iniezione letale per abbattere quest’orsa perché l’orsa è in buono stato di salute e non rappresenta alcun pericolo perché ahimè è segregata in una gabbia. Di conseguenza abbatterla a mezzo eutanasia non è eticamente consentito dai medici. Mi chiedo qualora si volesse procedere al suo abbattimento come si procede, se col fucile si spara, non lo so, mi sembra una barbarie incredibile. Poi quello che succederà con gli orsi del Trentino è un dilemma, questi animali sono soggetti a tutela come specie in via d’estinzione da leggi internazionali e nazionali. Non è che Fugatti si può mettere in testa di deportare 70 orsi premesso il fatto che non si sa dove li voglia portare né chi li voglia accogliere. E nemmeno avviare un processo di abbattimento spiccio nel giro di qualche giorno o mese. È un processo molto complicato e dovrebbe vedere un po’ di lucidità mentale e soprattutto politica per rivedere quel progetto e non ha una soluzione nell’immediato ma su una scala più vasta. Certo che quando ci si scontra con il voler inseguire l’abbattimento a tutti i costi, questo diventa difficile, il voler progettare. Un’ultima cosa: si ha la sensazione qui in Trentino che Fugatti abbia la necessità di esibire un trofeo per calmare i sentimenti popolari. Non è questo l’atteggiamento che dovrebbe avere un presidente che dovrebbe sedersi a un tavolo e ragionare con alcuni tecnici per trovare soluzioni veramente percorribili”
C’è stata un’inchiesta su tre orsi che sono stati trovati chiusi in delle gabbie con situazioni precarie. In merito a questo: perché quegli orsi erano rinchiusi in quelle gabbie?
“Stiamo parlando del Lager del Casteller. Parliamo degli orsi M49, M57 e DJ3. Questi 3 orsi erano stati catturati e messi nelle tre gabbie disponibili del Casteller. In questa struttura ci sono 3 gabbie da 12 metri quadrate l’una. Pensate JJ4 in che condizioni possa vivere. L’indagine mandata dall’allora ministro Costa mandò l’ispezione dei CITES. Da lì è partita la bomba mediatica circa le condizioni degli orsi: sedati e tenuti sotto psicofarmaci. Ad oggi vige quasi un segreto militare sul Casteller, pensate che Fugatti ha decretato una no fly zone per evitare i droni. Non è dato sapere come stiano gli orsi perché è tutto criptato, nemmeno i consiglieri provinciali riescono ad avere notizie. M49 non sta male sotto il profilo fisico ma è in grande sofferenza per le condizioni in cui è tenuto. Sulle condizioni di JJ4 non sappiamo nulla”