Alla luce degli incontri avuti nei giorni scorsi con imprenditori del settore turistico, rappresentanti dei lavoratori della società di gestione delle acque (SOAKRO) e di tante famiglie specialmente della città di Crotone, volevamo intervenire brevemente su questa vicenda che ci preoccupa tantissimo considerata la sensibilità del settore (ACQUA) in cui si opera che riguarda di fatto tutti indistintamente, nessuno escluso.
In primis volevamo sollecitare l’azionista di maggioranza di tutta questa storia infinita (il PD CROTONESE) e della società (SOAKRO) ad intervenire in modo incisivo ed esaustivo perché sull’acqua non si può essere superficiali e non si può minimamente scherzare o essere arrendevoli ( METTIAMO DA PARTE LE FERIE). La situazione è seria e non di poco conto!
Il PD della provincia crotonese che con i vertici della società, con i suoi sindaci della provincia, quasi tutti della sua parte, il Presidente della provincia, Vallone nonché anche sindaco della città capoluogo, devono e possono intervenire subito preso atto anche che la guida della Regione è sempre a guida dello stesso Partito. Il PD ha l’obbligo di risolvere una situazione ingarbugliata decisa a suo tempo forse con una certa leggerezza.
Se questa stagione estiva, nel pieno del suo svolgimento, dovesse essere inficiata anche da carenze o disservizi sull’acqua e sulla depurazione, senza parlare di mobilità e quant’altro, sarebbe veramente la fine e chi oggi ha responsabilità deve agire senza indugio alcuno ne và della nostra sopravvivenza e della nostra discreta qualità della vita e dei nostri pochi ospiti. L’acqua è un diritto fondamentale di tutti e chi vuole amministrare ha il dovere di operare nell’interesse delle proprie comunità, oggi prostrate da un’inerzia e da un’incompetenza paurosa, i tantissimi risultati negativi né sono un bell’esempio.
Purtroppo il nostro tessuto socio economico avrebbe bisogno di ben altra operatività e professionalità, i nostri amministratori non sono evidentemente impressionati o stimolati dalle tantissime graduatorie socio economiche quotidiane, sempre al negativo, che caratterizzano i dati della nostra Regione.
Principalmente volevamo raccomandare a Vallone & C di non trascurare il destino delle 112 unità lavorative, ma con un pensiero particolare a quella ventina di dipendenti che a suo tempo accettarono fiduciosi e consenzienti l’accordo tra Acque Potabili Spa, che aveva la concessione del servizio acquedotto e depurazione per la Citta di Crotone fino al 2022, e la Soakro a cui Crotone aderì a suo tempo. Ricordiamo infatti che gli stessi lavoratori accettarono, malgrado tutto, il passaggio, pur essendo molto più garantiti in una società più strutturata. Infatti accettarono l’accordo tra Acque Potabili e Comune di Crotone senza dire alcunchè e anche perché della buona riuscita garantirono CGIL, CISL e UIL che sottoscrissero congiuntamente il tutto. Un bell’esempio allora di attaccamento e spirito di servizio alla loro città, oggi Vallone, fautore principale allora dell’operazione, ha l’obbligo e il dovere di difendere questi dipendenti che allora furono veramente disponibili.
Agli stessi Sindacati e principalmente al PD e alle Istituzioni ( Sig. Prefetto) volevamo raccomandare di lavorare affinchè in questo mese di agosto venga assicurata l’erogazione dell’acqua e la depurazione comunque ad ottimi livelli, se dovessimo in piena estate subire disservizi e quant’altro potremmo registrare a settembre, oltre a questa ulteriore vertenza, la fine di tantissime aziende artigiane e commerciali che stanno comunque operando in piena emergenza per altri motivi facendo veramente miracoli a restare a galla.
Confartigianato è disponibile ad ogni tipo di collaborazione affinchè questi servizi primari siano assicurati giustamente a tutti, i nostri imprenditori così come tutti i dipendenti Soakro che vivono un periodo difficilissimo e le stesse istituzioni hanno la nostra massima solidarietà e supporto, se richiesto. In conclusione, cogliendo l’occasione di questa nostra nota, volevamo risollecitare al Sindaco Vallone e all’Assessore Barretta di non trascurare la questione dell’abusivismo commerciale che si sta allargando a macchia d’olio e sta diventando un altro fattore ostativo determinante sulla chiusura di tante aziende che rispettano regole e norme. Ad oggi infatti registriamo, anche per questo disservizio conclamato, la consueta trascuratezza e inattività non molto rassicurante.
Salvatore Lucà – Confartigianato Crotone