Un ricercato di 35 anni, ritenuto elemento di spicco affiliato al clan di ndrangheta dei Molè di Gioia Tauro è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Romanina di Roma. B.A. di nazionalità albanese è stato tratto in arresto insieme ad un altro connazionale, i militari operanti hanno trovato nella loro abitazione 15 chili di droga.
L’uomo era segnalato come il maggior fornitore di cocaina del clan di ndrangheta di Gioia Tauro e per questo era ricercato.
In particolare i due uomini sono stati fermati mentre erano a piedi in via Torre di Mezzavia e si sono mostrati da subito insofferenti e reticenti a fornire le proprie generalità. I poliziotti hanno proceduto così alla loro perquisizione durante la quale sono stati sequestrati 2 telefoni cellulari nonché delle chiavi appartenenti ad un’autovettura e ad un appartamento. Dai successivi accertamenti, a carico del 35enne è risultato un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Reggio Calabria per reati inerenti gli stupefacenti, pertanto, al fine di approfondire meglio la loro posizione, i due sono stati accompagnati in Commissariato.
Nel frattempo, malgrado gli stranieri avessero dichiarato di essere a piedi, gli agenti della Polizia di Stato, avendo trovato un mazzo di chiavi indosso al 35enne, hanno cercato di rintracciare sia l’autovettura che l’abitazione dei due albanesi. Poco distante dal luogo del controllo è stata infatti trovata l’auto, mentre l’abitazione era in zona Appio Claudio.
La perquisizione dell’autovettura, successivamente sequestrata, ha fatto scoprire un incavo ricavato nel pannello della portiera, tra la lamiera e la parte in plastica interna all’abitacolo, dove poteva essere comodamente ed abilmente nascosta la sostanza stupefacente. I poliziotti hanno così deciso di recarsi a casa di questo per poter procedere anche qui a perquisizione.
Nell’abitazione, all’interno di una valigia e nell’armadio della camera da letto, sono state rinvenute 7 confezioni di marijuana per un peso complessivo di circa 14 kg, nonché due “cartuccere” contenenti piccoli involucri di hashish per un peso di circa 1 kg. Entrambi gli albanesi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.