“Ciò è più importante è che si tuteli anzitutto la salute e la sicurezza dei lavoratori” così Federica Dieni, deputata reggina del Movimento 5 stelle, commenta il rinvenimento di materiale sospetto, presumibilmente amianto, all’interno degli stabilimenti ex Omeca, fiore all’occhiello dell’industria reggina.
“Trovo inquietante il fatto che in una ex azienda partecipata come quella dell’Ansaldo sia stato possibile sottoporre i lavoratori ad un rischio che, se comprovato, sarebbe inaccettabile. Quello che, tuttavia, è ancor più inaccettabile è che si perpetui il pericolo e che si facciano lavorare i dipendenti prima di un completo ripristino delle condizioni di sicurezza dato che è chiaro che, pur avendo la società proceduto a rimuovere i pannelli di amianto, restano negli ambienti residui e polveri che sono ancor più pericolosi.”
Continua la parlamentare: “Già troppe sono state le vittime dell’amianto nel nostro Paese. Penso al caso Eternit, alla giustizia negata, ai tanti malati da patologie correlate all’asbesto e ai casi di sottovalutazione che si sono trasformati in tragedie. Non abbiamo bisogno di assumerci nuovi rischi, non a Reggio Calabria. Per questa ragione, indipendentemente dalle aspettative di profitto di Hitachi, nuovo acquirente dell’azienda reggina, auspico che non si riprenda ad andare in fabbrica prima di risolvere la situazione e procedere ad una completa bonifica. In questa legittima e doverosa richiesta la sottoscritta è a fianco dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali. Ho ricevuto immagini che sono a dir poco sconcertanti e che dimostrano una situazione di rischio inaccettabile. Auspico che l’Asp e le autorità facciano quello che è semplicemente il loro dovere e che non si facciano favori sulla pelle dei lavoratori.”