Oltre 35.000 presenze per la Notte bianca di Scilla

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La macchina organizzativa per uno degli eventi clou dell’estate calabrese ha funzionato alla perfezione. Stracolma piazza San Rocco. Stracolmo il castello Ruffo. Quasi impossibile camminare a Chianalea per il numero di persone presenti. Pieno il Porto. Un fiume di persone in festa sul lungomare liberato per intero dalle macchine. Il sindaco Ciccone: «Abbiamo dimostrato che, se ci crediamo, tutti insieme possiamo davvero riscrivere la storia della nostra Scilla»

«Difficile individuare una sola tra le tante soddisfazioni regalate dalla notte bianca appena finita». Il sindaco Pasqualino Ciccone fa il bilancio a freddo di quello che si è confermato come uno degli eventi clou dell’estate calabrese, ed è stato il primo evento del genere a Scilla, che ieri ha richiamato, proprio come una sirena con il suo canto, decine di migliaia di persone, ben oltre le 35mila, che hanno riempito ogni punto di eccellenza della cittadina. Stracolma piazza San Rocco. Stracolmo il castello Ruffo. Quasi impossibile camminare a Chianalea per il numero di persone presenti. Pieno il Porto. Un fiume di persone in festa sul lungomare liberato per intero dalle macchine (alle ore 17 è scattato il divieto di circolazione e di sosta, fino all’alba di questa mattina).
«Ci abbiamo messo un po’» spiega il sindaco di Scilla «a capire che stava andando così bene. Erano talmente tante le attrattive in cui fermarsi da rendere impossibile un’immediata visione di insieme. I dati reali sono arrivati poco prima della mezzanotte, anche se bastava un colpo d’occhio per avere una conferma inequivocabile: ieri sera a Scilla sono accorse ancora più persone di quelle che hanno ammirato i fuochi d’artificio per la chiusura dei festeggiamenti di San Rocco. Soddisfazioni? L’affluenza, sicuramente. E, proprio come domenica scorsa, il modo in cui è stato risolto uno dei problemi più grandi di Scilla: viabilità e parcheggi. Certo, un po’ di brontolii ci sono stati, perché far rimuovere tutte le macchine dal lungomare è un qualcosa di completamente estraneo alle abitudini di chi a Scilla abita e di chi la sente – giustamente – sua perché ci passa le vacanze. Ma sono convinto che per chi ama Scilla sia stata una grande soddisfazione, come è stata per me, vedere quella marea di persone nella strada, oltre che sul marciapiedi. Un’altra soddisfazione è quella della pulizia: stamattina Scilla non sembra aver contenuto tutte quelle persone. Al termine della notte bianca si sono messi al lavoro per ripulirla da cima a fondo: il risultato è sotto gli occhi dei tanti turisti che anche oggi sono qui, nel nostro mare».
Il cartellone in programma era così ricco e pieno di punti di forza, più di uno per location, da non poter scegliere quello più riuscito: tutti ottimi e pensati nei minimi dettagli. Dalla musica alla danza, passando per l’esposizione di quadri e fotografie, i giocolieri di strada, la diretta radiofonica, la cena a tema in costume d’epoca, l’esposizione di artigianato locale, la degustazione di prodotti tipici, a partire dal pesce spada, i giochi per ragazzi, il cinema, i concerti in piazza San Rocco, piazzetta Spirito Santo e il concertone finale dei Los Locos, la discoteca sulla spiaggia.
Il sindaco Ciccone però, come i migliori allenatori, non vuole che si abbassi la guardia: «Abbiamo dimostrato che, se ci crediamo, tutti insieme possiamo davvero riscrivere la storia della nostra Scilla. Qualche cosa può andare ancora meglio, ma per essere la prima volta non posso che complimentarmi con i tanti, tantissimi attori di questa magica notte: ci abbiamo creduto in tanti, dimostrando che possiamo iniziare a crederci tutti».
Una città che ha tutte le carte in regole per continuare a scintillare, proprio come si leggeva sul Castello Ruffo, parete stagliata sul panorama mozzafiato che solo Scilla può offrire in cui si sono alternate a lungo le due scritte “Benvenuti a Scilla” e “Scilla la notte scintilla”. Poco prima della mezzanotte è comparsa una terza scritta: “Scilla un’altra storia”. E a giudicare dalla perfetta riuscita della notte bianca, è davvero un’altra storia.

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