Lascia basiti quanto accaduto nell’azienda agricola di Patrizia Rodi Morabito, vice presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, vittima di un disegno criminale a cui istituzioni e società civile devono reagire in maniera compatta per isolare le minoranze violente e garantire la tranquillità degli imprenditori, in un settore come l’agricoltura che senza la sicurezza necessaria rischia di alimentare appetiti inconfessabili che danneggiano l’economia sana, l’unica che può portare beneficio alla Calabria».
È quanto dichiara il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, dopo aver appreso del danneggiamento nell’uliveto dell’imprenditrice rosarnese.
«Nell’esprimere solidarietà alla vice presidente e alla Coldiretti di cui è dirigente regionale – conclude il sindaco – auspico che dal massimo sforzo che le forze dell’ordine stanno producendo nel nostro territorio, possano venire anche in questo caso le risposte più energiche e tempestive, per far capire una volta di più che le nostre campagne non possono essere lasciate alla mercè delle agromafie e che gli imprenditori che come Rodi Morabito hanno deciso di tornare in Calabria per investire rappresentano un valore aggiunto che va tutelato».