Maria Domenica Naso (Consigliera Comunale) e Giuseppe Callà (coordinatore cittadino di NOI MODERATI), entrambi componenti del direttivo provinciale di NOI MODERATI:
“Continua l’indifferenza dell’Amministrazione Comunale sull’attività dell’Area Protezione Civile del Comune di Rosarno”.
Con nota del 27.05.2024 i sottoscritti hanno inoltrato una relazione contenente, tra l’altro, una serie di perplessità e di interrogativi sulla gestione dell’Area Protezione Civile, che voleva essere un resoconto sullecondizioni della stessa. Ad oggi, però, nonostante siano trascorsi tre mesi, non solo non hanno ricevuto riscontro alcuno, ma, malgrado le continue segnalazioni effettuate, l’Amministrazione Comunale nulla ha fatto per il ripristino del regolare funzionamento.
Tale silenzio porta solamente alla conclusione che si è ben consapevoli dei danni che sono stati arrecati all’Area, delle mancanze che si sono perpetrate nel corso dei mesi e che nulla si riesca a fare affinché l’ambito della sede Com 8 possa riprendere la propria regolare attività, portando a termine, come lo è stato nel recente passato econ lodevoli risultati, ogni incarico gli sia stato affidato(Vds. il periodo di emergenza mondiale dovuto al Covid 19, ove un gruppo di volontari sempre in crescita, dotato di un forte senso di adattamento e che, nonostante le carenze strutturali e materiali, ha saputo gestire e coordinare, con abnegazione e zelo, anche il centro vaccinale allestito presso la Sede Com dall’A.S.P. di Reggio Calabria, effettuando circa 18.000 vaccini).
Nonostante le richieste più che legittime, senza le quali la Protezione Civile non è nelle condizioni di operare e nonostante le rassicurazioni, in appositi incontri avvenuti presso il Palazzo Municipale, da parte del Sindaco e dell’Assessore con delega alla Protezione Civile, si è provveduto solo a rinnovare le polizze assicurative per il gruppo dei volontari, seppur, bisogna sottolineare, con enorme ritardo, non consentendo agli stessi, in caso di necessità, di poter espletare il proprio servizio per la popolazione.
A tal proposito, è opportuno ribadire che i volontari, fino ad oggi, non sono mai stati interpellati (tranne che per svolgere compiti non di loro competenza, quali ad esempio viabilità e direzione del traffico) per assistenza alla popolazione nei diversi eventi che si sono susseguiti.
Cosa ancora più grave e che per svolgere tali attività sono state contattate diverse associazioni di volontariato non appartenenti al territorio di Rosarno!
È ovvio che l’Amministrazione Comunale nulla può rispondere essendo ben conscia di essere nella piena inerzia che sta solo provocando ritardi su ogni fronte.
Inoltre, è opportuno rimarcare che nelle riunioni tenutesi con i volontari presso il Palazzo Comunale l’Amministrazione Comunale ha sempre affermato che è praticamente impossibile poter effettuare spese per la Protezione Civile, vista l’assenza di fondi in bilancio.
A questo punto sorge spontanea una domanda:
“Come mai nelle predette riunioni si affermava che nessuna spesa poteva essere effettuata per la Protezione Civile mentre poi la G.C., con diverse delibere, destinava, tra le altre, i proventi derivanti dalle sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Stradaanche, dando atto di indirizzo al Responsabile di Area per il loro impiego”?
A tal uopo, in data 23.08.2024 veniva pubblicata la determina n. 636 del 12.08.2024 per un impegno di spesa, pari a complessivi € 4.048,00, oltre Iva, relativo all’acquisto di n. 4 bagni chimici per il funzionamento della Protezione Civile.
Quindi, si può ribadire che l’Amministrazione Comunale sta continuando nell’errata gestione della Protezione Civile!
Infatti, pur se il comma 5 bis dell’art. 208 Codice della strada prevede che la quota dei proventi di cui alla lettera c) del comma 4 dello stesso articolo può anche essere destinata all’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature per finalità di Protezione Civile di competenza dell’ente interessato, è pur vero che l’acquisto di bagni chimici potrebbe essere effettuato per eventi emergenziali (sanitari, sismici, ecc.), che, nel caso in specie, non vengono assolutamente elencati poiché non sussistenti; potrebbero anche essere acquistati per altre finalità, ma nella determina non è dato evincersi quali siano.
Quindi, per concludere, poiché trattasi di Area fantasma (!!!), ci si chiede per quali eventi e/o finalità siano stati acquistati i bagni chimici e se tale somma avrebbe potuto essere destinata ad altri scopi, quali, ad esempio, forniture di vario genere per i volontari, ripristino della Sede Com ecc.