Il porto di Gioia Tauro nel curricolo dell’Itis Polistena

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La scuola ha accolto ospiti illustri e si “federa” con l’infrastruttura gioiese

Un porto al centro del Mediterraneo ed una scuola proiettata verso il futuro dell’infrastruttura. Il porto di Gioia Tauro e l’ITIS “Michele Maria Milano” hanno fatto scoccare la scintilla e progettano nuove intese in funzione della formazione degli studenti.

L’occasione è stata la presentazione, nell’ambito dei “caffè letterari” dell’ITIS, del libro “Andata in Porto” a cura dell’onorevole Giuseppe Soriero, già sottosegretario alle infrastrutture del governo Prodi.


In sala, oltre al navigato politico catanzarese, anche il capitano Martino Rendina, al comando della Capitaneria di porto gioiese.

Il volume di Soriero è stato letto dalle studentesse e dagli studenti nell’ambito del ben noto festival curato dal Dipartimento di Lettere. Ma la kermesse è andata molto oltre il libro, ed ha proposto una approfondita riflessione sul presente e sul futuro prossimo del porto di Gioia, con una finestra aperta proprio dall’ITIS come possibile fucina di talenti da impiegare per l’ulteriore crescita del sistema portuale.

La Dirigente Scolastica, Simona Prochilo, ha aperto la porta dell’istituzione scolastica.  «È vero che dalle finestre della nostra scuola non si vede il mare – ha spiegato – ma è altrettanto veroche le aziende della logistica, dei trasporti, della meccanica, della robotica, ci chiedono annualmente report e referenze dei nostri diplomati.

Perché questa scuola forma periti tecnici con grandi competenze, tutte compatibili con le esigenze produttive e con le figure che i terminalisti richiedono. Noi ci siamo, riteniamo di essere pronti anche per un PCTO all’altezza delle aspettative dei nostri ragazzi.

Sono maturi i tempi affinché la governance portuale possa portare avanti con noi una partnership che arricchisca entrambi».


Parole molto nette sono arrivate anche dal giornalista Michele Albanese che, cifre alla mano, ha spiegato che dall’ITIS arrivano energie fresche per le imprese portuali e che la scuola ha il profilo giusto per continuare ad essere un eccellente vivaio.

Ma Albanese ha anche ammonito i ragazzi, li ha messi in guardia rispetto all’aggressività della criminalità, alla ferocia della ‘ndrangheta. Ha spiegato loro che solo lo studio e il lavoro onesto e qualificato salvano e possono far crescere la Calabria.

Concetti apprezzati da Giorgio Castella, autore e attivista, che è stato trait-d ’union tra la scuola e lo staff dell’onorevole Soriero.

Al dibattito, moderato dal docente Domenico Mammola, si è iscritto anche il comandanteRendina che, sollecitato dalle domande degli studenti, ha illustrato i compiti della Capitaneria ed ha anche messo in evidenza importanti conquiste, nell’ultimo anno, sul piano del contrasto agli illeciti ambientali e per la tutela dei mari.


Tra il pubblico anche l’editore Florindo Rubbettino, che ha salutato l’iniziativa spingendo i giovani ad accostarsi ai libri come occasione per conquistare pezzi di libertà e autodeterminazione.


Soriero, infine, ha ascoltato le studentesse e gli studenti, riflettuto con loro e risposto puntualmente agli input.

Anche a quelli “scomodi” come la presunta incompatibilità tra ponte sullo Stretto di Messina e porto di Gioia Tauro, ma anche chiarendo di essere ancora «pronto alla lotta affinché Gioia tauro e tutta la Calabria vengano valorizzate come meritano, proprio perché i migliori talenti come voi – ha detto a circa 200 ragazzi nell’auditorium – possano restare nella nostra regione e realizzarsi appieno».

Dunque il porto di Gioia come realtà solidissima che esce dalle pagine di un libro, dai bilanci ministeriali e societari e si incardina nel curricolo dell’ITIS che, a breve, diventerà un laboratorio di idee, progetti, attività e competenze che rendano ancora più ambizioso il futuro dell’infrastruttura portuale calabrese.

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