In merito alle critiche mosse all’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria per non avere vigilato sulla potabilità dell’acqua immessa direttamente nella rete dal pozzo Polinca di Villa San Giovanni, si precisa.
Il Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’ASP, diretto dal dr. Giovanni Milana, svolge attività costante per garantire la sicurezza e la qualità dell’acqua destinata al consumo umano come previsto dal Dlgs 31/2001. Lo stesso Dlgs impone ai Comuni/gestori di eseguire controlli interni per verificare la salubrità delle acque erogate ai cittadini del territorio. Detto Servizio esplica la sua azione con regolare frequenza nei punti di rete significativi individuati in ogni acquedotto con il prelievo di campionature conferite poi ai laboratori ARPACAL per l’esecuzione di esami analitici. I valori determinati, se difformi dai parametri di legge, vengono trasmessi celermente all’organo prelevatore (Servizio Igiene ASP) per avviare e/o proseguire le conseguenziali azioni di sua competenza. Nel caso in cui i valori risultanti dagli esami analitici dell’ARPACAL sono conformi quindi senza nessun pericolo per la collettività la trasmissione dei dati è effettuata per via ordinaria.
Nello specifico, il pozzo Polinca di Villa San Giovanni nell’ultimo anno è stato monitorato quattro volte dal Servizio Igiene dell’ASP reggina. I primi due prelievi hanno confermato la piena potabilità dell’acqua erogata, il terzo prelievo datato 25.3.2015, sulla base della metodologia di indagine applicata ( esito VOC – composti organici volatili-), ha presentato un range di valutazione incerto che comunque l’ARPACAL l’ha ritenuto conforme tanto da trasmettere il valore analitico in via ordinaria, esito acquisito dal Servizio dell’ASP il 15.04.2015. Cionondimeno, il Servizio di Igiene ha programmato una nuova campionatura che tuttavia non è stata effettuata in quanto, dalla verifica delle schede tecniche del Comune di Villa S.G., il Pozzo Polinca è risultato fuori servizio dal mese di maggio. Ripristinata la funzionalità in data 5.6.2015 l’ASP eseguiva una campionatura il 10.6.2015 il cui esito, per la prima volta, ha evidenziato difformità rispetto ai parametri ( 20 micron g/ l, la conformità è di 10 micron g / l). Di conseguenza il 15.6.2015 il Dirigente del Servizio ha trasmesso nota al Sindaco di Villa S.G. con la prescrizione di “ non utilizzo dell’acqua ai fini alimentari”. Ed è proprio sulla base di detta nota che il Sindaco ha emesso ordinanza di chiusura d’esercizio del pozzo. Dunque, la difformità certa dai parametri previsti dal Dlgs 2001 n. 31 alleg. 1 parte B è riconducibile al mese di giugno u.s., tempestivamente comunicata al Sindaco di Villa S.G.
Pertanto, così come risulta dagli atti ufficiali, nessun addebito può essere mosso al Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’ASP di Reggio Calabria che ha agito nel rispetto delle norme che regolano la materia.
In merito ai paventati danni alla salute della popolazione, secondo il suddetto Servizio dell’ASP, solo elevate concentrazioni di composti organici volatili assorbite per lunghi periodi possono avere effetti cancerogeni: non essendo questo il caso, gli allarmismi risultano ingiustificati.