Domenica 4 di ottobre 2015 Turismo Verde, l’associazione promossa dalla Confederazione Italiana Agricoltori, aspetta tutti i cittadini nelle piazze d’Italia per raccontare “la bella storia” lunga 30 anni degli agriturismi italiani.
Un Calabria l’appuntamento è nella splendida cornice a Camigliatello silano, dove i numerosi agriturismi associati accoglieranno i visitatori per mostrare loro l’offerta agrituristica e i prodotti delle rispettive aziende.
L’agriturismo, nasce grazie a un nucleo di pionieri che hanno avuto il merito di progettare una nuova forma di ospitalità basandola sui contenuti della tradizione contadina italiana.
La loro passione, il loro ardore, la loro tenacia hanno spinto lo Stato Italiano a promulgare almeno tre leggi (la prima disciplina sull’agriturismo la 730 dell’85- da qui il trentennale che oggi vogliamo ricordare, il D.Lgs 228/01 — la legge di orientamento, e la nuova legge quadro 96/06) che sono ben più di un quadro normativo per un settore.
Rileggendo con attenzione queste leggi ci rendiamo conto che al loro interno è contenuto un vero e proprio manifesto dello sviluppo rurale: obiettivi che investono tutto il territorio, il paesaggio, il lavoro, i valori del mondo rurale.
Sono ormai quasi 21.000 le aziende agrituristiche in Italia con un incremento costante ogni anno, nonostante il perdurare della crisi economica. Confermano il loro impegno per la diversificazione dei servizi offerti, diretti a meglio qualificare l’attività agrituristica rispetto al territorio in cui viene esercitata.
Il presidente nazionale di Turismo verde, Giulio Sparascio, per la nona edizione della giornata nazionale dell’agriturismo, che si svolgerà il 4 di ottobre 2015, ribadisce – È solo merito dei nostri operatori agrituristici, che possiamo considerare dei veri e propri pionieri, l’aver recuperato le vecchie cascine, masserie, cioè molto del patrimonio edilizio rurale tutelando le peculiarità paesaggistiche. L’aver sostenuto le produzioni tipiche, di qualità, la biodiversità con il recupero di varietà antiche e le connesse tradizioni enogastronomiche, riscoprendo le vecchie ricette che in campagna si sono tramandate da generazione in generazione.
Il bravo imprenditore, e la sua famiglia e collaboratori, hanno la capacità e la professionalità di rendere più piacevole il soggiorno in agriturismo, nella sua accezione più classica, mettono subito a proprio agio gli ospiti: li aiutano nella scelta del piatto, descrivendo ogni singolo particolare degli ingredienti fin dalla loro produzione nei campi di provenienza aziendale e del territorio. L’operatore agrituristico è felice di raccontare (nella sua semplicità ed alcune volte anche nel suo dialetto) la storia della sua azienda, della sua famiglia, delle camere che accoglieranno l’ospite; il tutto in una atmosfera familiare, calda e accogliente, ma allo stesso tempo discreta, che invoglia alla conversazione anche tra commensali ed ospiti in generale.
In questi lunghi 30 anni è riuscito a riprendere tutti i valori della cellula familiare, dando l’opportunità ai propri figli e figlie di restare in azienda, in campagna, il tutto contrastando il fenomeno della dismissione dell’agricoltura e contribuendo così allo sviluppo socio-economico delle comunità rurali.
Ancora il presidente – abbiamo recuperato e creato capitale sociale, non dobbiamo essere timidi di andare in piazza a raccontarci, dobbiamo essere orgogliosi di comunicare tutto questo ai nostri cittadini. È giunto il momento che la collettività ci riconosca anche questi altri contributi per la collettività: dal sociale (inclusione di disabili, ex detenuti, ex tossicodipendenti, ecc.), alla didattica per i “bimbi dai zero ai cento anni”, all’ambiente (gestione natura e paesaggio, conservazione della biodiversità, difesa dei suoli, prevenzione incendi)
Con una frase di Henri Grolleau: “Quanto più la città è fonte di apprensione (disoccupazione, instabilità, ecc.), tanto più la campagna rassicura” e con il nostro motto: Agriturismo – La tua casa in campagna invitiamo tutti il 4 di ottobre.