Grande successo per la Sagra dei Funghi a Gambarie d’Aspromonte. Migliaia sono stati i turisti che nel fine settimana hanno affollato la cittadina aspromontana. Entusiasta il Sindaco di Santo Stefano Francesco Malara. ”La valorizzazione dei nostri prodotti tipici è un presupposto essenziale per il rilancio dell’offerta turistica su tutto il comprensorio”.
La sagra dei funghi è un appuntamento storico dell’autunno aspromontano. Nata grazie all’impulso di alcuni imprenditori privati è giunta quest’anno alla sua venticinquesima edizione. Un appuntamento rinnovato ed arricchito, grazie alla collaborazione del Comune di Santo Stefano, che ha promosso l’organizzazione dell’evento anche in piazza, fuori dalle strutture alberghiere di Gambarie.
Ed è così che nella giornata di domenica, migliaia di turisti hanno potuto gustare le prelibatezze dell’autunno aspromontano nei diversi stands predisposti dagli operatori turistici, su impulso dell’amministrazione comunale, ed accompagnati dall’intrattenimento di Radio Studio 54, messo a disposizione dalla Provincia di Reggio Calabria. In piazza anche animazione e giochi per bambini. Divertimento, buona cucina.. e non solo! Hanno suscitato grande interesse infatti le due mostre micologiche allestite presso l’Hotel Miramonti e l’Hotel Centrale a cura del Centro di Cultura Micologica di Messina, guidato dal Professore Visalli, e del Gruppo Micologico Reggino. Un evento che ha fatto registrare il tutto esaurito in tutte le strutture alberghiere di Gambarie e che ha garantito un impulso importante all’economia del comprensorio.
”La sagra dei funghi è una pietra miliare dell’autunno gastronomico aspromontano – ha commentato il Sindaco Francesco Malara – attraverso queste iniziative il nostro Comune ha la possibilità di ampliare la sua offerta turistica, valorizzando al meglio le produzioni tipiche ed i prodotti della natura. Un tempo si diceva che i funghi fossero l’oro dell’Aspromonte. E’ un concetto che dobbiamo recuperare. Pur nel rispetto degli aspetti naturalistici che ci legano a questa montagna, dobbiamo valorizzare le migliori espressioni imprenditoriali che ci consentono di commercializzare i nostri prodotti creando un’economia di scala sul territorio”.