Pac, la Calabria rischia di perdere 86 milioni di euro di fondi

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Quando ci si lamenta che lo Stato non tutela le fasce deboli, soprattutto in periodi di forte crisi come quello degli ultimi 7 anni, lo si fa con coscienza, non solo per partito preso. Purtroppo anziani, bambini e disabili sono tra le categorie che maggiormente risentono dei tagli fatti ultimamente, ma se oltre al danno ci si mette anche la beffa, la miscela diventa davvero esplosiva. Questo è esattamente quanto sta per accadere alla regione Calabria che per incuria o per distrazione, sta per perdere un ingente finanziamento che avrebbe reso la vita, o almeno una piccola parte di essa, più facile a parecchi cittadini.

Eppure proprio adesso si dovrebbe fare attenzione a non perdere nemmeno un centesimo utile. E invece no, le Asp non hanno presentato quelli che comunemente vengono chiamati impegni di spesa, quindi una sorta di “preventivi” e lo spreco è proprio dietro l’angolo. La cosa più grave questa volta, è che non si tratta “solo” di spreco di denaro, ma anche di opportunità. Infatti con questo finanziamento ci sarebbe stata anche la possibilità di creare alcune posizioni lavorative nell’ambito del sociale dato che tali fondi sono destinati non solo per le spese di investimento, ma anche per le spese di gestione, e per non pagare più tasse per compensarne la mancanza.

Si dovrà quindi dire addio a ben 51 milioni di euro, e non solo. A questi vanno aggiunti altri 35 milioni che sono rimasti congelati. In questo caso il denaro è già stato approvato e assegnato per i distretti socio assistenziali della Calabria. Lo scoglio insormontabile sembra essere l’insufficiente anticipazione da parte del Ministero dell’Interno di tali fondi. Insomma, da qui parte una serie di rimpalli che ha come unico risultato la mancanza di quanto spetterebbe ai beneficiari.

E intanto per chi si trova a contare gli spiccioli la rabbia monta davanti a questi sprechi. Si sarebbe potuto parlare di qualche contributo utile per pagare le utenze, luce, gas, assicurazione auto come zurich connect (maggiori info su http://www.migliorcontocorrente.org/zurich-connect.htm), bollette del telefono. Si sarebbe potuto parlare di qualche famiglia che avrebbe potuto passare qualche mese sereno, si sarebbe potuto anche parlare di qualche anziano che poteva permettersi la permanenza in un ricovero dignitoso o l’aiuto di una badante. Invece ancora una volta si parla di sprechi.

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