“Calabria al centro” esprime vicinanza e solidarietà a lavoratori socialmente utili

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E’ veramente un periodo difficile per i precari, specie quelli della Calabria. Numerose sono le rivendicazioni  di questi giorni, non ultima, il sit-in di centinaia di persone appartenenti ai percettori di mobilità in deroga davanti alla sede della cittadella regionale di Catanzaro.

Ogni realtà territoriale e comunale deve confrontarsi quotidianamente con le difficoltà e con i disagi di migliaia di giovani in cerca di lavoro e con tutte le categorie di precari che lottano e sperano in una stabilità economica e occupazionale. Il gruppo consiliare Calabria al Centro, esprime solidarietà e vicinanza ai 13 Lavoratori Socialmente Utili che in questi giorni hanno avuto risolto, per norme escludenti, anticipatamente il contratto di lavoro a tempo determinato con il Comune di Lamezia Terme. Una vicenda questa, molto delicata e drammatica, che ripercorre paradossalmente le sorti degli altri 10 dipendenti, prima assunti e a distanza di pochi giorni licenziati, che certifica lo sfascio e la superficiale gestione della Giunta Speranza e della sua classe Dirigente, che negli anni ha prodotto danni irreparabili, tradendo  aspettative e  speranze di uomini e donne della nostra città.

La vicenda dei Lavoratori Socialmente Utili, in questo momento, merita un’attenzione politica approfondita, anche alla luce del Decreto di rigetto (RG n.434/2015) formulato dal Tribunale di Lamezia Terme in merito al ricorso dei 10 ex dipendenti. Stante le motivazioni, si apprende che la risoluzione del contratto di lavoro dei dipendenti LSU viene determinata perché il Comune di Lamezia Terme non ha rispettato l’indicatore dei tempi medi nei pagamenti per l’anno 2014, (governo Speranza) ai sensi dell’art. 41 del D.L. 66/2014.

Una vicenda kafkiana, se si analizzano tempi, procedure e le dettagliate relazioni del Ministero dell’Interno: la Giunta Speranza e i Dirigenti preposti, contrattualizzano i LSU in data 30 dicembre 2014 “dimenticando” forse, di avviare preventivamente la obbligatoria procedure prevista ai sensi ex art. 243 bis del TUEL 267/2000, e a poco meno di due mesi dalla scadenza naturale del contratto di lavoro, gli stessi vengono annullati in applicazione dell’art. 41 del D.L.66/2014 che al comma 2, che recita chiaramente che non si può procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo…nell’anno successivo a quello di riferimento.

Considerate le gravi anomalie procedurali, che hanno interrotto un percorso di stabilizzazione da tanto tempo desiderato e atteso dai lavoratori socialmente utili assegnati al Comune di Lamezia Terme, il gruppo Calabria al Centro richiama l’attenzione dei Parlamentari regionali e locali affinchè, con urgenza, venga affrontata e risolta la questione dei LSU del Comune di Lamezia Terme e della Calabria, nell’imminente approvazione della Legge di stabilità 2016, magari proponendo delle disposizioni urgenti per il processo di stabilizzazione dei LSU/LPU, che nello specifico assicurino la nuova Legge di stabilità potrebbe sanare la deroga al rispetto dell’indicatore medio dei pagamenti.

 Sarebbe un contributo fondamentale per dare una attesa positiva ai 13 lavoratori e alle loro famiglie e a quanti potrebbero beneficiare di tale modifiche ed integrazioni.

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