“Condivido e sostengo pienamente il documento avanzato dai sindaci dell’Area dello Stretto Falcomatà, Accorinti e Messina in merito all’accorpamento delle Autorità Portuali di Messina e Gioia Tauro nel segno di un sistema integrato in grado di valorizzare le peculiarità dei porti calabresi e messinesi, cogliendo tutte le opportunità economiche e le potenzialità dei territori interessati”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Domenico Battaglia “sostenitore del grande progetto di ‘conurbazione’ che s’innesta in un lungo e collaudato rapporto di interscambio tra Reggio e Messina in campo culturale, universitario, professionale, sociale. In questo senso, la Conferenza permanente interregionale costituita dalla Regione Calabria – prosegue Battaglia – nasce come ‘cabina di regia’ per il coordinamento e la condivisione fra gli enti interessati, in primis le Regioni, di tutte le azioni politiche che daranno forma e contenuto all’auspicata integrazione territoriale. La Calabria e la Sicilia possono contare su un vasto patrimonio di risorse naturali, culturali ed economiche che vanno valorizzate in un’ottica di sistema. Se si vuole dare senso e seguito al progetto dell’Area integrata dello Stretto – evidenzia l’esponente politico – l’operatività della Conferenza diventa un passo fondamentale ed imprescindibile per sostenere dinanzi al Governo centrale le istanze delle comunità rappresentate. Come unanimemente sostenuto, l’opzione politica di accorpare le Autorità Portuali di Gioia Tauro e Messina è preferibile sia per ragioni prettamente geografiche che per evidenti motivazioni strategiche”.
“Per queste ragioni, rivolgo un appello al Sottosegretario di Stato on. Marco Minniti perché in seno al Consiglio dei Ministri possa fare propria la proposta avanzata dai sindaci dell’Area dello Stretto, modificando così il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica approntato dal Ministro Delrio. Secondo noi – conclude Domenico Battaglia – l’accorpamento delle Authority di Gioia Tauro e Messina rappresenterà una occasione di sviluppo dell’intera Area del Mediterraneo nell’ambito di una visione politica globale che metta da parte il campanile e cerchi viceversa di arricchire il territorio nella sua interezza”.