Più dello scioglimento per mafia dei comuni della provincia con Reggio in testa, più del rosarnese Preiti che spara a Palazzo Chigi e di cui proprio oggi si attende la sentenza, più delle solite gare politiche dello scarica barile e di chi la spara più grossa sul trasbordo delle armi chimiche siriane al Porto di Gioia Tauro,. Più di tutto ciò c’è una cosa di cui noi abitanti della provincia più a sud della penisola dobbiamo vergognarci.
Il Comune di Reggio Calabria nel pubblicare l’avviso per l’iscrizione alle scuole primarie dell’infanzia ha pensato bene di trovare un modo per far prendere fiato in qualche modo alle casse comunali ormai in dissesto. Sul sito dell’Ente infatti si legge ben in grassetto “Si informa che, i bambini con disabilità non potranno essere accolti per l’impossibilità di nominare personale specializzato (insegnanti di sostegno)”.
Il caso è partito da una lettera/denuncia di Sabina Berretta – Reggente Calabria, Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi indirizzata alla Terna Commissariale del Comune di Reggio Calabria e al Dirigente del Comune di R.C. -Settore Politiche Educative.
Vediamo che risposte offrirà la politica, ma soprattutto speriamo che la società civile, scatenata in questi giorni nel dibattito sulla vicenda delle armi chimiche (spesso senza conoscere dettagli e veri rischi) abbracci questa battaglia di civiltà, che a differenza delle armi di Assad ha degli effetti certi e devastanti e non solo presunti o di convenienza elettorale, l’ulteriore discriminazione di bambini che tra mille difficoltà sognano solo di giocare, crescere ed imparare come tutti gli altri.
Se anche questa battaglia di civiltà sarà persa, o peggio ancora ignorata dai più, il resto d’Italia farà bene a considerarci una pattumiera pronta ad ogni uso.
Angelo Zurzolo