Lunedì 9 novembre, nei locali della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, sono stati stipulati due importanti protocolli d’intesa tra il Commissario Straordinario dell’ASP Giuseppe Perri e il direttore della Casa Circondariale “Ugo Caridi” Angela Paravati.
All’incontro erano presenti il Direttore Amministrativo Giuseppe Pugliese e il Referente Asp per la salute negli Istituti Penitenziari Antonio Montuoro.
I due documenti riguardano la “Riduzione del rischio autolesivo e suicidario dei detenuti” e la “Sorveglianza della Tubercolosi”.
Si tratta di un esempio concreto di collaborazione tra l’Ordinamento Sanitario e l’Ordinamento Penitenziario, per garantire l’uguaglianza del diritto alla salute dei detenuti che debbono ricevere gli stessi benefici dei cittadini in stato di libertà. Il periodo detentivo è di per sé un tempo a rischio che favorisce la possibilità di contrarre patologie infettive. Studi epidemiologici condotti in Italia da società scientifiche, anche in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, hanno evidenziato l’incremento della diffusione dell’infezione tubercolare tra la popolazione detenuta.
Alla luce di ciò, il protocollo prevede la prevenzione e il controllo dell’infezione tubercolare trai detenuti nella Casa Circondariale di Catanzaro, anche con l’ausilio del Dispensario Funzionale TBC dell’ASP; l’offerta intramoenia di test Mantoux a tutto il personale penitenziario; corsi di formazione sulle modalità di prevenzione della tubercolosi.
Altrettanto importante è il protocollo relativo alla prevenzione degli atti autolesivi e suicidari che, già di per sé drammatici sotto il profilo umano, rendono necessaria l’adozione di una serie di misure di prevenzione volte a individuare e trattare con tempestività gli stati di disagio e fragilità della persona detenuta.
Soddisfazione per i contenuti dell’incontro è stata espressa dal dott. Perri e dalla dott.ssa Paravati che hanno sottolineato l’impegno delle due Amministrazioni per migliorare le condizioni di detenzionee il percorso clinico-assistenzialeper le persone detenute.