“Uno dei simboli di eccellenza del nostro Paese finito nel mirino delle indagini, consumatori ingannati da note aziende operanti nel settore oleario le quali da anni sono diventate simbolo di qualità e eccellenza in Italia e all’Estero, se le indagini dovessero confermare i sospetti ci troveremo davanti ad un vero e proprio imbroglio a danno dei consumatori – dichiara Denis Nesci, Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. – in qualità di associazione che opera a difesa dei consumatori chiediamo che venga convocato nei prossimi giorni un tavolo tecnico con le aziende coinvolte per fare chiarezza sulla vicenda, è doveroso informare i cittadini sui prodotti che mettono a tavola”.
L’unione per la difesa dei consumatori, interviene a seguito delle notizie apparse sui quotidiani secondo cui la Procura di Torino ha iscritto nel registro degli indagati alcune note aziende produttrici di olio per frode in commercio.
Si tratta di 7 aziende le quali avrebbero messo in commercio olio etichettato come extravergine privo delle caratteristiche chimiche ed organolettiche per essere qualificato tale, come accertato dai Carabinieri dei NAS che hanno analizzato campioni di bottiglie prelevate nei supermercati.
È evidente il notevole danno causato ai consumatori i quali sono stati ingannati in ordine alla qualità dell’olio acquistato e costretti a pagare un prezzo più elevato per l’acquisto di un prodotto privo delle caratteristiche pubblicizzate.
In concreto, se ciò sarà confermato, il consumatore ha acquistato semplice olio di oliva e lo ha pagato come se fosse extravergine, con maggiorazione di costi tutt’altro che irrisori: un vero e proprio inganno che ancora una volta colpisce il soggetto debole del mercato.
Alla luce di ciò “intendiamo procedere con ogni strumento di tutela a favore dei consumatori, – conclude il Presidente Nesci – compresa l’opportunità di costituirsi parte civile nel relativo procedimento”.