Maiolino e Matalone (FI): sposiamo il “family day” in favore dell’unica forma di famiglia riconosciuta dalla Costituzione

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È fondamentale esaminare minuziosamente l’impatto sociale che uno stravolgimento strutturale della famiglia avrebbe a livello societario.

Carica di significato, legata ai processi di procreazione e mantenimento dei figli, la famiglia andrebbe oggi a modificarsi a tal punto da intaccare i principi legislativi che riguarderebbero anche il problema dell’adozione. Il testo Cirinnà disciplina le unioni civili per le coppie omosessuali comprendendo chiaramente la convivenza generica; è considerata, inoltre, la stepchilde adoption ovvero quella tipologia di adozione di un bambino destinato a vivere in un contesto abbastanza particolare considerando la coppia dello stesso sesso.

Il registro comunale che dovrebbe attestare la costituzione dell’unione, oggi, rimane bianco all’interno di una società che, pur pronta al progresso, vede laicamente sgretolarsi quell’elemento di solidità fisica e morale che rappresenta la famiglia eterosessuale, unica e sola famiglia naturale improntata sul vincolo matrimoniale. Consci del momento di smarrimento della maggioranza comunale e del Governo nazionale in generale vorremo che il “family day” non cadesse nel dimenticatoio come, del resto, tutte le manovre e gli aspetti sostanziali per un contesto che ha bisogno di ripartire; provvedimento sposato inizialmente e lasciato al caso senza aver stabilito la data per un giorno moralmente importante.

Lacerata dal disordine e dalla divisione vorremo che la famiglia non variasse la propria forma naturale regalando l’ennesimo problema a una società in estrema difficoltà per colpa di un governo assenteista.

 

Antonino Maiolino; Antonino Matalone

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