“Esimi Sigg. Commissari Straordinari, sono trascorsi ormai più di cinque mesi dal Vostro insediamento presso il nostro Comune in seguito allo scioglimento dello stesso per infiltrazioni e condizionamento mafioso.
Ritengo che il tempo trascorso possa essere considerato più che congruo, in relazione alla giusta necessità di una fase di analisi e studio delle reali condizioni “ambientali” in cui versa il Comune di Taurianova, rispetto alla trasparenza amministrativa e al condizionamento mafioso ipotizzati nelle motivazioni della Commissione d’Accesso, nella relazione di S.E. il Prefetto di Reggio Calabria e, in ultimo, dal Ministro dell’Interno nella sua proposta di scioglimento.
La classe politica taurianovese tutta, dopo il primo e unico incontro, avvenuto poco dopo il Vostro insediamento, ha espresso unanimemente la piena soddisfazione per la convocazione; anche perché avete manifestato la volontà di voler condurre una politica amministrativa condivisa con le Associazioni, la parte politica e quella produttiva presenti nel nostro territorio.
Siamo stati felici nell’ascoltarvi quando avete voluto evidenziare che la condivisione sarebbe stata necessaria poiché, a Vostro dire, comunque, alla fine del Commissariamento la Città sarebbe tornata nelle mani dei Taurianovesi e che, pertanto, sarebbe stato giusto attuare una proficua consultazione con tutte le parti, almeno sulle problematiche di grande valenza amministrativa, ferma restando, naturalmente, la proprietà del potere decisionale nelle mani della Commissione straordinaria.
Tutto ciò, ad oggi, non si è verificato e le nostre pie illusioni, di esserci imbattuti in una Commissione Straordinaria diversa dalle precedenti, siamo costretti a riporle in un cassetto.
Di contro, prendo atto e registro favorevolmente che alcuni atti amministrativi, da Voi posti in essere, di fatto smentiscono clamorosamente buona parte della relazione della Commissione d’Accesso e di quella di S.E. il Prefetto di Reggio Calabria, causa del terzo scioglimento subito da questo Comune.
Infatti, ad esempio, buona parte della relazione della Commissione d’Accesso, che pur noi abbiamo letto con una miriade di omissis, ma che Voi, certamente, avrete letto nella versione integrale, si è occupata di una porzione dell’apparato burocratico comunale muovendo, allo stesso, accuse specifiche, oltremodo pesanti e anche di interesse penale.
Bene, con Vostro Decreto n° 14, di cui al n° di prot. 0028251, del 31/10/2013, avente ad oggetto la nomina dei responsabili dei settori e le attribuzioni delle funzioni dirigenziali, avete confermato in toto la struttura burocratica comunale voluta e decisa dall’ex Sindaco Domenico Romeo, il quale, però, si è visto sciogliere la sua amministrazione anche e forse soprattutto, per le responsabilità attribuite ad una parte degli uffici comunali in fatto di trasparenza amministrativa.
Il Vostro anzidetto Decreto ci rincuora e non poco, poiché contribuisce, in modo determinante, alla rivalutazione della Città di Taurianova, mortificata dal terzo scioglimento per infiltrazioni e condizionamento mafiosi. La Vostra decisione smentisce, nei fatti, le accuse infamanti contenute nelle varie relazioni propedeutiche allo scioglimento.
Il Vostro agire ci fa sperare che tornare a gridare il nostro orgoglio di essere taurianovesi è ancora possibile.
La Vostra decisione può, persino, fare ben sperare l’ex Sindaco Domenico Romeo, nell’esito positivo del ricorso presentato al TAR Lazio, contro lo scioglimento della sua amministrazione, ove potrà produrre, a supporto delle tesi difensive, anche copia del Vostro Decreto.
Certo, però, dinnanzi a questi fatti, credo che ogni taurianovese che abbia a cuore le sorti della propria Città, non potrà esimersi dal porsi e porVi una domanda: ma se le motivazioni dello scioglimento dovessero essere smentite attraverso gli atti della Commissione Straordinaria che, come nel caso esposto, ne certificano la prova, può finire tutto a “tarallucci e vino” in danno della mortificata comunità taurianovese?
A questa domanda sono convinto che la risposta unanime sarà un fermo e convinto NO! Personalmente nutro qualche riserva, perché mi pervade il dubbio che se proprio non finirà a “tarallucci e vino” potrebbe finire, vista la ricorrente stagione, ancor peggio a ……..“ tarallucci, funghi porcini e vino”
Distinti saluti FAUSTO SICLARI Ex Assessore Comunale Dirigente locale e regionale PDL-F.I.