Rosarno, Associazione Nuovamente presenta il libro “ Il bicchiere mezzo pieno “ di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele

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A Rosarno, nell’incantevole Museo di Medma di Rosarno, giovedì 25 febbraio 2016,  vi è stata la partecipatissima presentazione del libro “ Il bicchiere mezzo pieno “ di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele. La presentazione a cura dell’Associazione socio culturale Nuovamente, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria ed il Museo di Medma, è stata fatta nel Museo per una precisa scelta condivisa con il Responsabile del Museo Dottor Fabrizio Sudano e con la Dottoressa Concetta Saffioti. “  Il Museo di Medma deve essere uno dei centri di cultura e di identità dinamica del territorio, patrimonio di tutti e da meritare”, ha evidenziato dal presidente dell’Associazione Nuovamente Maria Carmela Greco, richiamando anche le parole del Professore Salvatore Settis all’inaugurazione del Museo nell’aprile 2014. Dopo i saluti del dottor Sudano e del Dirigente della Regione Calabria Responsabile per i Beni Culturali Dottor Mimmo Schiava, è intervenuto il Dottor Giacomo Giovinazzo presentando gli autori del libro Nicola Fiorita, docente di diritto ecclesiastico, costola del collettivo Lou Palanca e Presidente di SlowFood e Giancarlo Rafele,esperto ed operatore del terzo settore, fondatore della Casa di Nilla e responsabile della guida regionale SlowWine, assente per motivi professionali. Il libro, ha spiegato Nicola Fiorita, è un viaggio nella Calabria delle storie di vita straordinaria di uomini normali, persone felici che vedono e fanno vedere il bicchiere mezzo pieno. Si può essere felici, qui ed ora, basta convincersi che è possibile e che possiamo anche non desiderare di essere altro, ma solo riscoprire la nostra identità dinamica, iniziando processi, cammini ed essere Calabria senza imitare nessuno. Vivo il dibattito, moderato da Maria Carmela Greco e Giacomo Giovinazzo, con interventi del pubblico, tra i quali quello di Don Pino Varra’, che ha richiamato l’importanza dell’agire collettivo, da comunità, che è un altro dei punti cardine del libro presentato. Sono stati letti brani tratti dal libro da Totò Occhiato, Giovanna Tutino e Concetta Saffioti,  che partendo dai pregiudizi da sfatare hanno permesso di compiere un viaggio verso la speranza fattiva che ha l’odore dell’agricoltura, del turismo e della cultura. Parlando di Rosarno, dove tutto importa, la discussione si è concentrata sui pregiudizi e su come andar via da essi, con opinione condivisa che bisogna riappropriarsi dei propri luoghi, meritarli e sostituire ai comunicati stampa la vita reale. Cosa che si sforzano di fare, come sottolineato dal presidente di Nuovamente, ogni giorno le associazioni sul territorio. Applaudito l’intervento finale di Nicola Fiorita che ha sottolineato che da Rosarno porta via un bicchiere una ‘nticchia più pieno. Alla presentazione è seguita la degustazione di prodotti tipici  di aziende locali nelle splendide sale del Museo di Medma.

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