Una scena da film si è consumata, davanti agli occhi degli increduli passanti, oggi pomeriggio a Gallarate, in provincia di Varese, allorquando un commando armato, composto da quattro persone, poco dopo le 15 ha assaltato un furgone della polizia penitenziaria vicino al Tribunale e ha liberato l’ergastolano Domenico Cutrì, originario di Melicuccà. Nel corso dell’assalto uno dei compontenti del commando che ha partecipato all’evasione del detenuto è morto, si tratta di Antonio Cutri, fratello dell’evaso il cui corpo, colpito dalle pallottole durante la sparatoria, è stato scaricato da un’auto davanti all’ospedale di Magenta, nel milanese.
Nell”assalto sono rimasti altresì feriti, i due agenti, sulle cui condizioni rassicurano gli altri militari coinvolti “I quattro colleghi stanno bene, per fortuna se la sono cavata con poco. Sono stati colpiti agli occhi con lo spray urticante e non hanno sparato fino a quando non hanno sparato i banditi, ma sulla dinamica non so nè potrei dire altro perchè c’è in corso l’indagine della magistratura».
Domenico Cutrì, di 32 anni, era stato condannato all’ergastolo come mandante dell’omicidio di un polacco, Luckasz Kobrzeniecki, giovane polacco freddato a Trecate (Novara) nella notte fra il 15 e il 16 giugno del 2006. Secondo le accuse Cutrì fece eliminare Kobrzeniecki perchè riteneva che avesse fatto delle avances alla sua fidanzata.