A Lamezia Terme la commedia di Eduardo De Filippo “Ditegli sempre di si”

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Lamezia Terme, 7 gennaio 22015 – Ha divertito ma ha anche fatto riflettere il numeroso pubblico che ha assistito, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, alla commedia in dialetto napoletano “Ditegli sempre di si” interpretata dagli attori della compagnia “Nuovi giullari” di Napoli, diretti dal regista Antonio Furiano. La farsa in due atti, scritta nel lontano 1927 da Edoardo De Filippo per la compagnia di Vincenzo Scarpetta, è stata messa in scena nell’ambito della rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, promossa e organizzata dall’associazione “I Vacantusi”, sotto la direzione artistica di Nicola Morelli e Walter Vasta. Bravissimi gli attori in scena che, con maestria e professionalità, hanno saputo interpretare il dramma della malattia, in particolare della “pazzia”, evidenziandone le diverse sfaccettature e punti di vista. Michele, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina. Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico.

Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo. Il paradosso che diviene essenza della vita. Quante volte nella vita ci si trattiene dal dire ciò che veramente si pensa o dal fare ciò che realmente si vuole, beh spesso, anzi sempre, ci si ferma, badando alle apparenze ed al giusto per l’occasione. Tutto questo, il protagonista della commedia non lo fa. Forse nessuno mai di noi fa ed osa tanto.. nessuno, fuorché un pazzo.

Bella anche le due scenografie: tra il primo e il secondo atto c’è stato infatti un cambio di scena, non facile da realizzare e indice di grande professionalità da parte della compagnia napoletana. La verve esilarante dei “Nuovi giullari” ha entusiasmato il pubblico del Grandinetti, che ancora una volta ha registrato il tutto esaurito per la rassegna in vernacolo “Vacantiandu”, che ha raggiunto un livello di grande professionalità e apprezzamento. Soddisfazione è stata espressa, a conclusione della commedia, dal regista Furiano che ha ringraziato Lamezia e “I Vacantusi” per l’accoglienza a loro riservata e per il pubblico numeroso e caloroso.

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