Al Festival di Cannes un film sui fatti di Rosarno

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È stato proiettato al Festival di Canner “Mediterranea” del regista italo-americano Jonas Carpignano. Il film, accolto tra gli applausi del pubblico racconta la storia del protagonista, Koudous Seihon, un immigrato della Burkina Faso, il suo viaggio attraverso il deserto, la traversata del Mediterraneo in un barcone, la sua vita in Italia, il suo rapporto con la comunità calabrese e infine le vicende prima e dopo la rivolta di Rosarno. Il regista, che sta altresì girando un film sulla comunità rom di Gioia Tauro, ha spiegato i motivi della scelta del tema “Questa storia la volevo già raccontare nel 2011/12 – ha dichiarato il regista – una storia che in parte ha delle connessioni con la mia storia personale: mia madre è afro-americana, mentre mio padre è italiano. Mi ha sempre interessato la convivenza tra razze diverse e soprattutto il rapporto tra persone di colore e la realtà italiana. Quando ho saputo dei fatti di Rosarno sono subito partito per Calabria. Volevo approfondire i motivi della rivolta. Ho iniziato a parlare con le persone del luogo e a raccogliere storie sulle loro vite. Qui ho anche trovato la maggior parte degli attori che recitano nel film”. Poi il regista si sofferma sui motivi delle recenti migrazioni: “Queste persone fuggono dai propri Paesi perché non hanno scelta. Si trovano di fronte a un bivio: la vita o la morte”.

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