Alloggi, la protesta di associazioni e famiglie e l’impegno del Comune

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Un verbale con date certe sulle operazioni di verifica e decadenza delle assegnazioni senza titolo di alloggi popolari: si è conclusa così ieri la protesta per il diritto alla casa, indetta  da  associazioni, movimenti e famiglie riunite nell’Osservatorio sul disagio abitativo.

La giornata di ieri si è aperta con una buona notizia per la famiglia  Manduca, il cui sfratto è previsto per il 14 settembre prossimo. Il Comune infatti ha  proposto  l’assegnazione di un alloggio,  ai sensi dell’art. 31 della legge reg. 32/96. 

Sulla questione generale degli alloggi popolari, le associazioni e le famiglie hanno incontrato il consigliere delegato G. Minniti. Dopo aver appreso che le procedure sul riordino del sistema di assegnazione e verifica sono ancora ferme alla situazione descritta nell’incontro del mese di giugno, le associazioni hanno chiesto con forza date certe per il prosieguo delle operazioni di verifica e decadenza delle assegnazioni. È stato quindi redatto un verbale  alla presenza della responsabile dello Staff del Sindaco, avv.ssa E. Albanese,  con il quale il Comune si impegna  a rispettare una precisa tempistica per portare a compimento le prime azioni relative alle decadenze delle assegnazioni per perdita  di requisiti.   Passaggi  necessari  per recuperare gli alloggi da assegnare ai vincitori del bando 2005 e per i casi di emergenza abitativa.   

Nel verbale sono state fissate due date ed i relativi interventi: tra il 27 e il 28 agosto la società Hermes dovrà completare le ultime due operazioni delle verifiche sulla permanenza dei requisiti;  entro il 10 settembre   l’Amministrazione comunale dovrà  provvedere ad avviare le procedure di decadenza previste dalla normativa regionale.

Si è discusso anche della necessità di  rivedere la decisione assunta nel 2016  dall’Amministrazione  (Delibere Giunta nr 98 e 99 del 18 maggio 2016 – Delibera Consiglio Comunale nr 70 del 31 ottobre 2016) con la quale  11 milioni di euro del Decreto Reggio, finalizzati a nuovi alloggi popolari, sono stati destinati ad altre opere pubbliche. Con rammarico  le Associazioni hanno appreso che di questa decisione il consigliere delegato Minniti non era a conoscenza, nonostante sia il responsabile del settore, in assenza di un assessore.   Le associazioni comunque hanno pressato, affinché il finanziamento venga nuovamente destinato per l’acquisto di nuovi  alloggi da assegnare alle famiglie aventi  diritto.  Il consigliere delegato Minniti, dal canto suo,   si è impegnato a chiedere al responsabile  comunale del Decreto Reggio,  se gli 11 milioni siano stati già impegnati e verificherà la possibilità di rivedere la decisione destinando nuovamente il finanziamento all’acquisto di nuovi alloggi.

E’ stata sollecitata  infine  la costituzione della task force con la Prefettura,  indispensabile  per continuare velocemente tutte le azioni del turn-over. Le Associazioni ed i Movimenti sarebbero  disponibili a sostenere la richiesta  del Comune di fronte al  Prefetto. 

Sul rispetto dei tempi e degli  impegni assunti, la rete di associazioni,  movimenti e persone  vigilerà a partire dalla prima scadenza di agosto.   Se quanto stabilito non verrà portato a compimento entro i tempi stabiliti,  l’azione di protesta  per il diritto alla casa continuerà ad oltranza.

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